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IL FATTO

Il granchio blu è arrivato a Torino

Il "terrore dei mari", difficile da trovare, «esaurito in pochi giorni» al Mercatò. Nel frattempo sta risalendo il Po...

Il granchio blu è arrivato anche a Torino

Il “killer dei mari” è arrivato anche a Torino. Al momento soltanto congelato e in banco frigo. Stiamo parlando del famigerato granchio blu, il crostaceo oceanico che sta facendo parlare molto di sé. Considerato un pericolo per l’ecosistema marino perché ghiotto di crostacei, cozze e vongole, in questi giorni appare particolarmente aggressivo lungo le coste ma anche nel delta del Po: i pescatori ne hanno già raccolte 50 tonnellate e pere che il crostaceo “alieno” stia risalendo il fiume. C’è chi teme che possa arrivare lungo il Po fino a Torino.

Intanto in Veneto sta divorando gli allevamenti di vongole nella laguna di Venezia e il governatore Zaia ha appena chiesto lo stato di emergenza nazionale. Scatenato anche lungo le coste della Liguria, Friuli, Toscana, Puglia, Abruzzo, Lazio, Campania e Sicilia. Tanto che il ministro Lollobrigida ha stanziato 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento del granchio blu. Un invito in più a mangiarlo, dal momento che la sua carne sembra essere particolarmente pregiata.

Nei supermercati e nelle pescherie torinesi però al momento è quasi impossibile trovarlo, fatta eccezione per i Mercatò dove è andato esaurito in pochi giorni. Forse anche per il suo prezzo piuttosto economico: 7,90 euro al chilo. Ne sono rimasti pochi esemplari «Un chilo e mezzo» nel banco frigo della pescheria Mercatò di corso Unione Sovietica. «Lo abbiamo venduto rapidamente ma non ci è più arrivato» spiegano invece da via Filadelfia. Mentre la pescheria di via Botticelli ha deciso di non riordinarlo «perché non è andato come speravamo».

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