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Il disastro

Le Ferrovie "licenziano" la ditta della strage di Brandizzo

I titolari si difendono dopo l'iscrizione nel registro degli indagati: «Respingiamo le accuse»

Il casco giallo col cuore che sanguina davanti alla stazione

Il casco giallo col cuore che sanguina davanti alla stazione

La Procura indaga la SiGiFer di Borgo Vercelli e i suoi dirigenti. E Rfi le blocca l’appalto richiamando «condotte emergenti dalle indagini e dagli articoli di stampa» che mostrano «comportamenti che recano grave pregiudizio alla sicurezza ferroviaria».

Nel registro degli indagati della Procura di Ivrea sono stati iscritti quattro dirigenti della Sigifer, l’azienda per cui lavoravano le cinque vittime, e la stessa società come “persona giuridica”: sono il direttore generale Franco Sirianni, il direttore tecnico Cristian Geraci, la legale rappresentante Simona Sirianni e il socio Daniele Sirianni.

«I nostri assistiti respingono le accuse, formulate a titolo provvisorio e solo per consentire il diritto di difesa - scrivono in una nota gli avvocati Pierpaolo Chiorazzo, Paolo Grasso e Alberto de Sanctis - Gli indagati sono convinti che verranno accertate le reali responsabilità di quanto accaduto nella sede naturale, il procedimento penale. SiGiFer non ha e non poteva avere il controllo del traffico ferroviario né sul rischio relativo, che compete al committente. Il 30 agosto non ci ha garantito l’interruzione della linea, che è la base elementare per permetterci di lavorare. E ora ci notifica la sospensione».

La Procura indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario, accuse già contestate agli unici superstiti del disastro: il tecnico di Rfi, Antonio Massa, e il caposquadra della SiGiFer, Andrea Girardin Gibin.

Oggi, intanto, la strage di Brandizzo è stata al centro della discussione alla Camera: «L’accordo quadro tra Rfi e la Cooperativa di Reggio Emilia, che poi ha subappaltato alla SiGiFer, è del 2020 ed è stato giustamente verificato. Peraltro SiGiFer operava da tempo su tanti cantieri - riporta il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini - Quanto successo non è legato a contratti e regole, che prevedono lavori sulla linea solo a circolazione interrotta. Ma i protocolli non possono prescindere dal fattore umano: ora dobbiamo essere uniti per chiarire le responsabilità e far sì che non restino impunite. E’ per questo che ho istituito una commissione interna al Ministero».

Le parole di Salvini, com’era prevedibile, hanno scatenato reazioni da destra a sinistra: il Pd accusa il Governo di risparmiare su sicurezza e prevenzione, sostenendo che il ministro «chiuda gli occhi su questa realtà drammatica». La Lega replica: «Sono stati al Governo per 11 anni, occupando anche il Ministero del Lavoro, e ora fanno sciacallaggio su Brandizzo per attaccare Salvini».

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