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l'editoriale

Uccide moglie e figlio, poi va in casa di riposo e accoltella la suocera

L'uomo, 66 anni, ha concluso la strage suicidandosi alla casa di riposo Divina Provvidenza di Alessandria

Federico Gottardo

Email:

federico.gottardo@cronacaqui.it

27 Settembre 2023 - 13:20

Foto di repertorio

Shock questa mattina ad Alessandria, con quattro morti in una famiglia. Secondo le prime informazioni trapelate dall'ambiente investigativo, l'assassino è Martino Benzi, ingegnere di 66 anni, che prima ha ucciso moglie e figlio 17enne, poi è andato a fare visita alla suocera 80 enne. Una volta soli nel giardino della casa di riposo, ha colpito l'anziana con un coltello per poi togliersi a sua volta la vita. Inutile l'intervento dei sanitari sul posto e dei soccorritori del 118. Le indagini, ancora in corso, sono affidate ai carabinieri della Compagnia e della Sezione investigazioni scientifiche di Alessandria: ci sono molti elementi da accertare e da definire con chiarezza. L'allarme è scattato quando Benzi, che si trovava con la suocera, Carla Schiffo di 78 anni, nel giardino dell’istituto di cura e riabilitazione Divina provvidenza, ha ucciso la donna pugnalandola a morte. Poi con lo stesso coltello si è tolto la vita.  Nello svolgere i primi accertamenti, i carabinieri hanno scoperto che il figlio di Benzi, Matteo, non era andato a scuola; e la moglie Monica Berta, di 55 anni, non rispondeva al telefono. I militari si sono presentati a casa, hanno sfondato la porta e hanno trovato i corpi della donna e del ragazzo.  «Le Piccole suore della Divina Provvidenza fondate dalla Beata madre Teresa Michel desiderano esprimere profondo dolore per la tragedia avvenuta questa mattina, 27 settembre, presso l'Istituto di Alessandria. Il gesto estremo, violento e inspiegabile avvenuto nel nostro giardino ci ha tutte lasciate sgomente e senza parole» si legge in una nota ufficiale dopo l'omicidio-suicidio. «Mentre esprimiamo massima vicinanza e le condoglianze più sincere alla famiglia dei deceduti così profondamente colpita - sono le parole di suor Natalina Rognoni, superiora provinciale -, assicuriamo le nostre preghiere di suffragio e, per quanto di nostra competenza, la totale collaborazione alle forze dell'ordine e all'autorità giudiziaria affinché si possa fare presto piena luce su questa dolorosa vicenda». NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

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