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TRUFFA MILIONARIA

Reddito di cittadinanza a clandestini e pregiudicati: 131 denunciati

Tra i truffatori scoperti dalla Finanza c'era persino uno svizzero

Reddito di cittadinanza a clandestini e pregiudicati: 131 denunciati

Il reddito di cittadinanza finiva nelle tasche di pregiudicati e clandestini. Una maxi truffa allo Stato è stata scoperta dalla Guardia di finanza a Torino e ha portato alla denuncia di 131 stranieri che hanno incassato, senza averne alcun diritto, un milione e 700mila euro. 

I Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino, nel corso dell'indagine denominata "Opcode", hanno dapprima selezionato, grazie a controlli incrociati effettuati con le banche dati in uso al Corpo, le posizioni più sospette tra quelle di chi aveva beneficiato della misura e successivamente, esaminando le richieste di residenza presentate all’anagrafe di Torino, hanno rilevato come il contributo fosse stato ottenuto indebitamente. Infatti i 131 stranieri avevano dichiarato di risiedere in Italia da più di 10 anni (requisito indispensabile per presentare la domanda di contributo) ma l'anagrafe li ha smentiti.

Tra i truffatori così individuati – originari di diversi Paesi dell’Africa, dell’Asia, dell’America latina e, in un caso, addirittura della Svizzera - le Fiamme Gialle hanno  riscontrato la presenza di richiedenti gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio o per spaccio di sostanze stupefacenti e, in alcuni casi, persino di destinatari di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale.

La truffa ha richiesto tempo prima di essere smascherata. Il "recordman" è uno straniero che ha incassato il reddito di cittadinanza per più di tre anni: 37 mensilità per un totale di 17.800 euro. Il più ricco però è stato un altro che in "soli" 30 mesi ha incassato circa 32mila euro. 

Ovviamente tutti i 131 stranieri sono stati denunciati per utilizzo di dichiarazioni false finalizzate all’illecita percezione del beneficio, sanzionato - in caso di condanna - con la reclusione da due a sei anni. Le posizioni irregolari, inoltre, sono state comunicate all’Inps per la cessazione dei pagamenti. Meglio tardi che mai.

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