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IL LUTTO
21 Novembre 2023 - 19:57
A poco più di dieci giorni dall'elezione della sua ultima erede, Anna Kanakis si è spenta a 61 anni, lunedì scorso. Incoronata Miss Italia nel 1977, aveva proseguito la propria carriera come modella e, poi, attrice in quasi trenta pellicole tra film e fiction, approdando alla politica passando per l'attività di scrittrice. Figlia di padre greco originario di Creta, un ingegnere e di madre siciliana proveniente da Tortorici nella parte messinese dei Nebrodi, che di professione era avvocato, a soli 15 anni - nel settembre 1977 - fu eletta Miss Italia a Sant'Eufemia d'Aspromonte. Fu la prima Miss Italia così giovane ad essere eletta, dopo una modifica del regolamento. Nel 1981 partecipò a Miss Universo. Debuttò nel cinema, con piccoli ruoli nella commedia brillante. Poi, con Luigi Magni, ebbe il primo piccolo ruolo drammatico nei panni di una brigantessa nella pellicola "'o Re", con Giancarlo Giannini e Ornella Muti. Seguiranno oltre 30 tra film e fiction per la tv, in Italia e all'estero. Al cinema era stata richiestissima nelle commedie anni '80, diretta più volte da Castellano e Pipolo e da Sergio Martino in film come 'Attila flagello di Dio' (1982), 'Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio' (1983), "Acapulco, prima spiaggia... a sinistra" (1983). Poi anche la tv l'aveva voluta spesso con ruoli da coprotagonista come in 'Vento di ponente' (2002) e in "La Terza Verità" (2007). Ma negli ultimi anni, la sua occupazione principale era diventata la scrittura.
Negli anni successivi ebbe anche una breve carriera politica diventando responsabile nazionale di Cultura e Spettacolo dell'Unione Democratica per la Repubblica (Udr), partito fondato da Francesco Cossiga. Nel 2010 l'esordio da scrittrice con il romanzo "Sei così mia quando dormi. L'ultimo scandaloso amore di George Sand" pubblicato da Marsilio Editori seguito, l'anno successivo, da "L'amante di Goebbels" in cui narrava la storia vera di Lída Baarová, un'attrice cecoslovacca che fu effettivamente la concubina del soldato nel 1938. Nel 2022, infine, la pubblicazione di "Non giudicarmi" con Baldini&Castoldi: un romanzo storico in cui il barone Jacques d’Adelsward Fersen, realmente esistito, lotta contro i suoi demòni. Dalla mancanza di talento per diventare lo scrittore che avrebbe voluto essere all'omosessualità, che gli ha provocato un isolamento dalla famiglia, fino al carcere e una malinconia inconsolabile. Sul fronte sentimentale, due matrinoni nel 1981 con il musicista Claudio Simonetti da cui divorziò pochi anni dopo e, poi, nel 2004 con il veneziano Marco Merati Foscarini, discendente di uno degli ultimi "dogi" di San Marco.
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