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Il Borghese - Tv , web e Tribunale
10 Gennaio 2024 - 07:00
Wanna Marchi e Chiara Ferragni
Correva l’anno 1987 e dal Teatro delle Vittorie in Roma, in diretta in tutta Italia, nella trasmissione ammiraglia della Rai (Fantastico), condotta da Enrico Montesano, comparve Wanna Marchi. Televenditrice di successo incaricata dalla tv di Stato di convincere gli italiani ad acquistare i biglietti della lotteria nazionale. Fu un successo strepitoso. Pari a quello ottenuto lo scorso anno dall’influencer Chiara Ferragni al Festiva di Sanremo. Tutti sanno poi come è andata a finire, almeno per ciò che riguarda Wanna Marchi e ora si attende lo sviluppo della vicenda che vede coinvolta la giovane influencer, indagata per truffa aggravata. Ma al di là degli aspetti giudiziari, e ben lungi dal paragonare l’una all’altra o viceversa, vale la pena, invece, riflettere sui mondi che hanno creato i due personaggi.
Wanna Marchi rappresentava la punta di diamante di un sistema radiotelevisivo che appariva vincente, aggressivo e indomabile e che per un certo periodo lo è stato per davvero. Almeno fino a quando non sono state varate regole e posti dei limiti, con conseguenti controlli. Con il tempo, anche la percezione dei telespettatori rispetto a certi fenomeni, è cresciuta in maturità, così da riconoscere la bontà o meno dei teleimbonitori. A distanza di decenni, l’universo dell’etere senza limiti sembra essersi trasferito in ambito virtuale: sul web e nei social. Tra un ammiccamento e l’altro, il vedo e non vedo, la paternale con la lacrimuccia che scende, anche le nuove generazioni sono state sedotte da Ferragnez e dai suoi colleghi, al pari di chi acquistava le alghe miracolose di Wanna Marchi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e le recenti inchieste sono solo la prima puntata. Ora, per tornare alla realtà, lasciando da parte quella virtuale, per capire è necessaria un po’ di intelligenza, ma solo a patto che non sia quella artificiale.
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