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Montecarlo, anatomia di uno scandalo
26 Gennaio 2024 - 07:00
Il Mrachese del Grillo (Alberto Sordi) e il principe Alberto
L’amministratore del Marchese del Grillo fu cacciato dal sosia del nobiluomo di Trastevere, il carbonaio dei Fori, perché rubava. Faceva la cresta su spese e acquisti, seguendo le orme del papà, anche lui economo (ladro) della nobile famiglia papalina. Nella cittadina monegasca, invece, meta abituale, ma “mordi e fuggi”, dei torinesi che in villeggiatura svernano tra Finale, Loano e Alassio, sembra accadere tutto il contrario. Almeno finora, perché all’economo non sono state contestate ruberie specifiche (c’è un’accusa generica di appropriazione indebita), ma è stato licenziato in tronco dal Principe Alberto. Il contrario perché l’amministratore ha denunciato una serie di stravaganze della famiglia del Principe, che ai monegaschi sarebbero costate un patrimonio. Solo stravaganze, sia ben chiaro, sono quelle annotate in cinque quaderni che l’economo, tal Claude Palmero, un distinto signore di 67 anni, avrebbe consegnato (si dice dietro lauto compenso) al quotidiano francese Le Monde. Il funzionario ha amministrato per ben 23 anni i beni del principe Alberto e della sua famiglia.
L'ex economo Claude Palmero
Dopo aver preso il posto del padre André, deceduto il 10 gennaio 2001, era diventato il braccio destro di Alberto, uno degli uomini più importanti del suo entourage. Il 6 giugno 2023 questa collaborazione sarebbe stata bruscamente interrotta proprio da Sua Altezza Serenissima, che ha accusato Claude di appropriazione indebita, cacciandolo dal suo ufficio al Palazzo dei Principi. Il contabile si sarebbe rivolto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, cercando di far valere le sue ragioni. «Smentisco tutte le accuse al 100% - ha dichiarato -. Non sono né corrotto, né ladro, tutte cose inverosimili di cui la famiglia principesca, alla quale mi sono dedicato per due decenni, mi accusa ingiustamente». E, dopo la difesa, l’attacco. Nelle annotazioni il principe Alberto viene indicato da Palmero come “Sas”, ovvero Sua Altezza Serenissima. In una di queste note si legge: «Sas mi ha dato la fattura dell’anello di fidanzamento. Ho proposto a Sas, che ha accettato, di pagare io stesso l’anello e poi di rimborsarmi». Nell’aprile del 2016, in un altro appunto, l’ex amministratore ha scritto che la principessa Charlene avrebbe chiesto 77mila euro in contanti: «È meno dell’anno scorso, ma comunque troppo», ha poi aggiunto nei suoi quaderni, ricordando anche che la moglie di Alberto avrebbe voluto affittare una seconda villa in Corsica.
Il principe Alberto e la moglie Charlene
Non solo: il cuoco di Charlene verrebbe pagato 300 euro al giorno, ma si tratterebbe di «fondi non dichiarati», mentre la colf filippina lavorerebbe in nero. Stando all’indagine di Le Monde nel 2023 la principessa Charlene avrebbe ricevuto, come appannaggio, un milione e mezzo di euro, Carolina di Monaco più di 900mila euro, Stefania 800mila. Inoltre pare che i Grimaldi abbiano chiesto a Palmero di intestarsi alcuni beni acquistati in Francia per sfuggire al fisco francese. Indiscrezioni che, se venissero confermate, farebbero esplodere uno scandalo. Alberto di Monaco non è rimasto in silenzio e ha ribattuto: «Il signor Palmero, ha contestato in tribunale la mia decisione di allontanarlo, attaccandomi personalmente e in termini offensivi. I suoi attacchi a me, allo Stato e alle istituzioni dimostrano la sua vera natura e quanto poco rispetto abbia nei confronti del Principato». Ma non una parola sulle stravaganti spese folli.
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