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Duplice omicidio nel Monregalese

Uccise il padre e un amico, ora può lasciare il carcere. "Incapace di intendere e volere"

La Procura non si oppone alla richiesta dell'avvocato difensore. Per il 21enne non ci sarà processo

L'Ombra di Montaldo: Il Caso Inquietante del Doppio Omicidio

Una conclusione ampiamente attesa, ma non per questo meno sconvolgente. Il giovane che ha ucciso il padre e un amico di famiglia, per poi fuggire nei boschi, può lasciare il carcere. La decisione è arrivata dal gip di Cuneo Daniela Rita Tornesi: Sacha Chang, il 21enne olandese al centro di una tragedia che ha scosso Montaldo Mondovì, non sarà infatti processato. La perizia del professor Franco Freilone ha chiarito un aspetto cruciale: Chang era incapace di intendere e di volere al momento dei fatti.

E' accaduto tutto lo scorso 16 agosto, nel cuneese. Il giovane olandese si scaglia con un coltello contro il padre Chain Fa Chang, 65enne di origini cinesi e maestro di scuola elementare ad Amsterdam, e contro il medico Lambertus Ter Horst, amico di famiglia e loro ospite. Un'esplosione di violenza che ha lasciato un segno indelebile sul tranquillo paese di Montaldo Mondovì.

Dopo una caccia all'uomo durata due giorni, i carabinieri rintracciano Chang nei boschi del Monregalese, nei pressi di una cappella. Sporco di sangue e provato dalla fuga, il giovane non oppone resistenza all'arresto.

Sulla base della consulenza psichiatrica, la Procura non si è opposta alla richiesta del difensore Luca Borsarelli di trasferire Chang dal carcere di Torino a una Rems, una struttura sanitaria per autori di reati affetti da disturbi psichici e socialmente pericolosi. 

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