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Il caso
17 Marzo 2024 - 12:00
Ci aveva già provato una volta con quella ragazza, a poche centinaia di metri dalla Questura: «Mi hai investito ma se mi dai i soldi la chiudiamo qui». Solo che stavolta lei lo ha riconosciuto, non ci è cascata e ha chiamato il fidanzato. Che è arrivato in monopattino per difenderla e si è ritrovato a terra, investito dal “finto pedone” che scappava in auto.
E’ successo tutto in pochi minuti, intorno alle 21 di venerdì sera, all’angolo fra via Bertola e via Perrone. Un punto diventato strategico per questa nuova frontiera della truffa, visto che se ne sono registrate parecchie negli ultimi mesi. Il metodo è sempre lo stesso: il finto pedone si piazza vicino alle auto di passaggio, dà un colpo sulla carrozzeria e poi si butta a terra, fingendo di essere stato travolto. Quindi chiede di essere pagato per risolvere l’incidente nel giro di qualche minuto: una tattica che ha funzionato in molti casi, come raccontato anche su queste pagine.
Venerdì, invece, al truffatore è andata male perché ha trovato sulla sua strada una ragazza che ci era già cascata una volta: «Sei di nuovo tu?» gli ha urlato la giovane, che nella prima truffa aveva consegnato 50 euro. L’altra sera non si è lasciata ingannare: d’altronde, come dice il saggio, la prima volta ci cascano anche i furbi, la seconda neanche gli stupidi. Per questo la ragazza, poco più di 20 anni, ha chiamato il 112 e intanto ha telefonato al suo fidanzato, che lavora in un negozio poco distante dal luogo del finto incidente. Lui è arrivato con il monopattino per affrontare il truffatore. Ma non ha fatto in tempo: l’uomo è saltato sulla sua auto, una Fiat Punto grigia, parcheggiata poco distante. E’ partito a razzo, lasciando la portiera del passeggero aperta e colpendo il ragazzo che lo inseguiva. Poi è riuscito a scappare, nonostante il finestrino rotto nell’impatto. Quando la pattuglia del commissariato Dora Vanchiglia è arrivata, il truffatore era già scappato. Invece il ragazzo investito è rimasto a terra per poi essere soccorso dai sanitari della Croce di Torino: caricato in ambulanza per le contusioni e una sospetta frattura al polso, è stato trasportato in “codice verde” all’ospedale Mauriziano.
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