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23 Marzo 2024 - 10:34
Raffaele Paglia, 57 anni, ha minacciato di darsi fuoco. A salvarlo è stato un brigadiere
Quando i carabinieri, l’ufficiale giudiziario e la municipale si sono presentati a casa per eseguire lo sfratto, ha pensato bene di cospargersi il corpo di benzina e tirare fuori un accendino: «Da questa casa non mi butta fuori nessuno, adesso mi do fuoco». A salvarlo è stato un coraggioso brigadiere, che nella colluttazione si è ferito a un dito della mano, finendo in ospedale dove i medici gli hanno dato un mese di prognosi. Incredibile quanto successo a Chiaverano, comune del Canavese. Protagonista di questa vicenda è Raffaele Paglia, 57enne con un passato da muratore e cantoniere, destinatario di un provvedimento di sfratto da una casa popolare che gli era stata data dal Comune quasi dieci anni fa. Separato e padre di tre figli, Paglia da anni non pagava né l’affitto né le utenze di quella casa dove prima viveva in emergenza abitativa, e poi pagando (anzi, non pagando) un canone di locazione di 40 euro al mese al Comune. Nello specifico, Paglia aveva accumulato un debito consistente, pari a 5mila euro.
A dicembre era arrivato il primo sfratto, rimandato poi a questa settimana. Arrivato il giorno fatidico, i militari, i vigili e l’ufficiale giudiziario hanno bussato alla sua porta. Ed è in quel momento che il 57enne ha tentato il gesto anti-conservativo gettandosi addosso della benzina presa da una tanica e provando a darsi fuoco. Il coraggioso brigadiere gli si è avventato contro, impedendo che Raffaele Paglia diventasse una torcia umana. E per fortuna il militare è riuscito nel suo intento, ferendosi però e dovendo ricorrere alle cure ospedaliere. Mentre il 57enne ex cantoniere si è preso una denuncia. L’ultima di una lunga collezione, perché Paglia è conosciuto a Chiaverano per le sue “bravate”. Un anno e mezzo fa, dopo che il Comune gli aveva staccato le utenze per la corrente elettrica non pagata, l’ex cantoniere (tornato a casa dopo una settimana) aveva trovato il cibo andato a male in frigo. E aveva deciso di scaricarlo davanti alla porta del Comune, venendo denunciato per imbrattamento di suolo pubblico. E non è tutto. Il sindaco Maurizio Fiorentini, da Paglia è stato minacciato di morte in più occasioni. Spiega il primo cittadino: «Abbiamo fatto tutto il possibile per aiutarlo in questi anni, dandogli una casa affinché non dormisse in una tenda nel prato. Ma sono anni che affitti e altre spese non vengono pagate. E il signore non si è mai nemmeno presentato in tribunale. Mi dispiace per quello che è successo, ma non è una vittima».
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