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l'interrogatorio

Aggressione col machete: il nobile fa scena muta davanti ai pm

Pietro Costanzia di Costigliole si è avvalso della facoltà di non rispondere

Pietro Costanzia di Costigliole è accusato di tentato omicidio

Pietro Costanzia di Costigliole è accusato di tentato omicidio

Si è rifiutato di rispondere al pubblico ministero, Pietro Costanzia di Costigliole, il giovane discendente di una nobile famiglia piemontese arrestato nell'indagine sul caso di Oreste Borelli, ferito a colpi di machete il 18 marzo scorso a Mirafiori, in via Panizza. Nella giornata di oggi il giovane rampollo - accusato di tentato omicidio - è stato portato in procura. Pietro doveva essere ascoltato dai magistrati inquirenti, che stanno verificando una serie di circostanze, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Sempre nella giornata di oggi, la procura ha disposto la copia forense dei telefonini prelevati nel corso delle indagini (due a Pietro, uno al fratello Rocco Costanzia di Costigliole, anche lui finito in carcere, e l'ultimo a un'amica). Oltre al movente dell'aggressione ai danni di Oreste, che si profila un intreccio tra questioni di droga e traversie di carattere sentimentale, gli investigatori stanno vagliando la posizione di altre persone per valutare il loro eventuale coinvolgimento nella vicenda che ha portato ai gravi fatti del 18 marzo scorso a Mirafiori.

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