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Politica Internazionale

L'Italia manderà soldati in Ucraina? Ecco cosa ha detto Tajani all'Onu

Il ministro degli Esteri a New York interviene sullo scenario internazionale, dalla strage di Mosca a Gaza

Il Gioco delle Potenze: Politica Estera nel Labirinto della Diplomazia Internazionale

L'Europa è in equilibrio precario, dopo la strage a Mosca e gli ultimi aggiornamenti dal fronte in Ucraina. E ogni Paese membro guarda agli sviluppi futuri immaginando un proprio coinvolgimento. L'Italia dovrà entrare nel conflitto? "Bisogna prepararsi a una economia di guerra" è stato detto a livello europeo. Ma sul campo? I soldati italiani dovranno intervenire? Su questo ha parlato Antonio Tajani, ministro dell'Esteri, a New York, nella sede dell'Onu.

In una intervista rilasciata a Myrta Merlino, il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, durante il forum Change The World 2024 a New York, sottolineato la complessità della situazione in Ucraina. Nonostante le avvisaglie dell'attentato in Russia fossero chiare, un'apparente falla ha permesso che l'evento tragico si verificasse, ha detto. Ribadendo che "già prima avevamo avvisato i nostri connazionali sui pericoli di recarsi in Russia". L'accusa di Putin all'Ucraina appare come una mossa per consolidare le sue posizioni e giustificare ulteriori azioni. Nonostante ciò, l'Italia rimane ferma nel suo impegno a sostenere l'Ucraina senza coinvolgersi militarmente, come ribadito dal Ministro Tajani: "L'occidente aiuta l'Ucraina non per fare la guerra ma per garantire la pace".

E dunque, di fronte a 4mila studenti provenienti da tutto il mondo, Tajani è stato perentorio: “L’Italia non invierà mai soldati in Ucraina. Noi abbiamo dato aiuti economici, ma non siamo in guerra con la Russia. Vogliamo che venga rispettato il diritto internazionale violato dell Russia. Nessuno vuole inviare soldati in Ucraina perché porterebbe alla terza guerra mondiale".

A dimostrazione di quanto le decisioni politiche possano essere complesse e delicate, la questione del conflitto a Gaza mette in luce la posizione dell'Italia nel contesto internazionale. Nonostante l'amicizia con Israele, l'Italia non condivide la decisione del governo israeliano di attaccare Rafah e si schiera per un cessate il fuoco. Un chiaro esempio di come la diplomazia richieda un'azione ponderata, spesso in contrasto con le posizioni dei propri alleati.

Il messaggio di Antonio Tajani ai giovani aspiranti diplomatici è chiaro: in momenti di difficoltà è necessario ragionare, evitare decisioni affrettate che potrebbero avere conseguenze devastanti. Un saggio consiglio che sottolinea l'importanza del pensiero strategico nelle questioni di politica estera, dove un errore può avere ripercussioni globali. 

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