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IL VERTICE A VENARIA

Carbone addio entro il 2035, firmato l'accordo al G7

I sette paesi più industrializzati del mondo firmano il documento finale summit su Clima, Ambiente ed Energia confermando le anticipaqzioni di lunedì sul progressivo abbandono delle fonti energetiche più inquinanti

Carbone addio entro il 2035, firmato l'accordo al G7

Via libera del G7 al documento unitario approvato a Venaria e che fissa il “phase out” dal carbone entro il 2035. I sette Paesi più industrializzati al mondo si impegnano così a «eliminare gradualmente la produzione di energia da carbone esistente nei nostri sistemi energetici durante la prima metà del 2030 o in una sequenza temporale coerente con il mantenimento del limite di 1,5°C di aumento della temperatura a portata di mano». Quanto alla cooperazione con altri Paesi c’è un impegno a promuovere lo “stop” all’approvazione di nuove centrali elettriche a carbone a livello globale il più presto possibile.

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L'intesa firmata a conclusione del vertice presieduto dall'Italia e dal ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, si apre manifestando grandi preoccupazioni per i conflitti in corso in Ucraina e Medioriente, sancendo anche la nascita della cosiddetta "coalizione dell'acqua". Un'iniziativa volta a riconoscere e affrontare la crescente crisi idrica globale. Nel documento ufficiale si sottolinea l'importanza dell'acqua per lo sviluppo sostenibile e la pace, impegnandosi a identificare obiettivi e strategie comuni per affrontare questa sfida. L'obiettivo principale è quello di integrare l'acqua e le sue implicazioni intersettoriali in modo più efficace nei forum e nei processi esistenti, aumentando così l'attenzione politica sull'acqua a livello globale e promuovendo l'impatto del G7 insieme ad altre iniziative globali. Quanto alle preoccupazioni riguardo le tensioni internazionali, in particolare nei confronti dell'Ucraina e di Gaza il G7 ha espresso solidarietà al popolo ucraino, condannando l'invasione russa e promettendo supporto per riparare le infrastrutture danneggiate. Allo stesso tempo, i ministri hanno evidenziato la preoccupazione per le crisi umanitarie in corso in diverse regioni del mondo, sottolineando l'importanza della sicurezza energetica e alimentare.

«Penso che sia un successo straordinario». Parola del commissario europeo al Clima, Wopke Hoekstra, che ha così commentato gli accordi raggiunti al G7 Ambiente, Energia e Clima di venaria Reale. «Il ministro Pichetto e il suo team hanno fatto un lavoro fantastico: un paio di cose veramente aprono la strada al futuro. Come ben sapete, questa è la prima volta che facciamo il punto dopo la Cop 28, quindi il focus stato soprattutto su come implementare gli obiettivi ambiziosi che abbiamo stabilito, noi paesi del G7 e l’Unione europea, ma anche con il resto del mondo - sottolinea -. La seconda parte della conversazione ha riguardato il finanziamento. Dobbiamo assicurarci di essere all’altezza della situazione e questo coinvolgere risorse del settore pubblico ma anche del settore privato, una cosa su cui è chiaro che dobbiamo continuare a lavorare». Intanto «siamo riusciti ad accordarci su un testo, su una chiamata al superamento progressivo con una data specifica nella prima metà degli anni 2030» per lo stop al carbone. «Potrebbe sembrare lontana, ma in realtà in termini di pianificazione è proprio dietro l’angolo».

Quanto ai Paesi meno sviluppati, l'intenzione di sbloccare finanziamenti per il clima nell'ordine di «migliaia di miliardi», riconoscendo le sfide che i Paesi più vulnerabili stanno affrontando in relazione agli impatti climatici, risulta solo uno degli impegni presi al G7 Ambiente, Energia e Clima a Venaria. Una "linea" che sarà ratificata anche al prossimo G7 Finanze a Stresa, sottolineando l’importanza delle sfide, come gli oneri del debito e gli spazi fiscali dei diversi Paesi. Lo scopo è quello di incrementare gli investimenti e incoraggiare le banche multilaterali di sviluppo affinché aumentino i loro obiettivi di finanziamento per il clima coordinandosi con un approccio armonico.

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