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IL PRESIDENTE DI STELLANTIS CONVOCATO PER I CONTI ESTERI
25 Maggio 2024 - 15:25
Margherita Agnelli con i figli Lapo, Ginevra e John Elkann. Sullo sfondo, l'Avvocato (fotomontaggio)
Il giudice che indaga sulla reale consistenza dell’eredità degli Agnelli ordina l’interrogatorio di Jonh Elkann e l’acquisizione della documentazione relativa alle società e ai conti offshore della vedova dell’Avvocato, oltre che i rapporti bancari (esistenti o cessati) con le capitali della finanza internazionale, ossia Londra, New York, Ginevra, Zurigo, Singapore e Vaduz, oltre che Milano e ovviamente Torino. Un contraccolpo improvviso nell’ambito della causa promossa dalla madre Margherita Agnelli contro la successione a favore di John, Lapo e Ginevra degli immensi capitali e delle proprietà mobiliari e immobiliari della nonna Marella Caracciolo. Tutto torna in discussione dopo che la Cassazione ha annullato la sospensione del giugno scorso in attesa dell’esito dei procedimenti in Svizzera sempre relativi alla successione Agnelli, riaprendo di fatto l’operatività della nostra magistratura. Così il giudice istruttore della seconda sezione civile di Torino Nicoletta Aloj ha potuto sciogliere lo scorso venerdì la riserva riaprendo formalmente il caso e ha notificato alle parti (in primis John e la madre) un’ordinanza di 11 pagine che a detta dei bene informati, sorride particolarmente alla denunciante Margherita.
Non solo: torna in ballo anche il notaio svizzero Urs von Grunigen, l’ esecutore testamentario che ha redatto l’inventario dei beni della consorte dell’Avvocato e che ora dovrà presentare al Tribunale di Torino tutta la documentazione. Di mezzo, come abbiamo scritto più e più volte il giallo sulla reale residenza di Donna Marella che dalle carte risultava abitare stabilmente in Svizzera, mentre soggiornava ormai stabilmente nella grande villa di famiglia sulla collina torinese. Riprende il processo civile che va ad aggiungersi a quello penale aperto ai primi di febbraio quando sono finiti sul registro degli indagati della Procura di Torino per irregolarità fiscali i tre fratelli Elkann, il notaio svizzero e anche il commercialista Gianluca Ferrero attuale presidente della Juventus. Processi che, di fatto si incrociano perché la materia del contedendere è sostanzialmente la stessa: i soldi. O meglio ancora questo giro del mondo nella grandi banche tra segreto bancario e fiscalità privilegiata, oltre che - almeno parrebbe dalle carte già ritrovate e finite nei faldoni della magistratura - in alcune reaaltà finanziarie italiane.
Lo afferma, di fatto, anche l’ordinanza della giudice Aloj che chiede lumi su una documentazione che riguarderebbe la Nomen Fiduciaria spa che ha sede a Torino in via Giannone 10, ove ha sede la Simon Fiduciaria del Gruppo Ersel, che vanta 7 miliardi di capitali gestiti da grandi famiglie industriali italiane. Dalle carte risulterebbe che la Simon tra le sue derivate controllerebbe la Merope che ha sede nella capitale e avrebbe in pancia grandi progetti immobiliari, con una società collegata, la Merope Property Company che vanta un capitale di oltre 36 milioni nella quale sarebbe attivo anche John Elkann. E’ in questi ambiti, e in altri ancora da svelare, che si celerebbero i tesori mobiliari e immobiliari dei quali Margherita Agnelli non avrebbe mai avuto notizia. E così il giallo della eredità Agnelli si allarga e lascia intuire altre scottanti novità.
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