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TECNOLOGIA E SALUTE

Una vita normale per i diabetici
grazie a un’app tutta torinese

L’invenzione Dally incrocia i dati di alimentazione, attività fisica e livello di stress

Una vita normale per i diabeticigrazie a un’app tutta torinese

Foto di repertorio

Prendersi cura della propria salute attraverso lo smartphone. È la sfida di Dally, un’app nata a Torino dalle menti di quattro giovani intraprendenti: Davide Angelini, Emanuele Abbate, Simone Cutraro e Andrea Balestra. Proprio quest’ultimo ne è stato l’ideatore, complice la sua esperienza in prima persona come diabetico. Dedicata a coloro che ogni giorno convivono con la patologia, Dally promette di semplificare le giornate con un diario digitale: incrociando dati provenienti da alimentazione, attività fisica e livello di stress, l’app fornisce un’indicazione personalizzata della quantità esatta di insulina di cui il corpo necessita.

«In una sola giornata un malato di diabete compie in autonomia 180 azioni legate alla sua patologia: cosa mangiare, come monitorare la curva glicemica, quanta attività fisica fare... L’obiettivo che ci poniamo con Dally è quello avere un supporto facile, immediato e sicuro che permette, semplicemente utilizzando il proprio cellulare, di ridurre l’impatto della malattia nella vita quotidiana della persona: il 70 % dei diabetici di tipo 1 ha enormi difficoltà nella gestione autonoma quotidiana delle azioni spiegate poco fa. Va da se che questo presuppone anche un costo importante per il Servizio Sanitario Nazionale», racconta Emanuele Abbate, responsabile business e finance del progetto, ideato nel 2020.

Progetto che, bisogna specificarlo, ha un costo non indifferente: si parla di un milione di euro tra ricerca, sviluppo, realizzazione e certificazione come dispositivo medico dell’app che al momento è disponibile in versione beta: Dally infatti conta all’attivo 150 “tester”, tra diabetici, medici ed associazioni sul genere: i tester la stanno provando fornendo quotidiani report per aiutare gli sviluppatori ad un miglioramento costante. «Ci occorrono finanziatori per poter portare avanti il progetto: stimiamo - e speriamo - di poter essere operativi al cento per cento nel 2026», continua Abbate: «Stiamo organizzando un evento il 18 giugno a Torino per incontrare possibili interessati a diventare tester e raccogliere i feedback di chi la sta utilizzando: sarà da Vo.To, in via Giolitti 21, alle 17». 

È possibile entrare nella community come tester oppure con una donazione per la realizzazione del progetto, tutte le informazioni sono sul sito www.dally.it In Italia le persone con diabete di tipo 1 sono circa 300mila e l’incidenza di questa patologia è in aumento in tutto il mondo. Ci sono campanelli di allarme a cui prestare attenzione: sete eccessiva, aumento della fame, minzione frequente, vista offuscata, affaticamento o mancanza di energia e prurito alla pelle o infezioni ricorrenti, dolore all’addome, rapida perdita di peso senza motivo apparente. Se si individuano questi sintomi, è importante contattare subito il proprio medico di medicina generale. In caso, saranno prescritti gli esami specialistici da svolgere per capire se effettivamente si ha il diabete, di che forma e a che livello di sviluppo si trova.

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