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La sentenza

Yesmoke, 10 anni dopo: ecco com'è finito il processo sulle sigarette di contrabbando

Assolti alcuni imputati, pene dimezzate per gli altri. E i risarcimenti per lo Stato...

Yesmoke, 10 anni dopo: ecco com'è finito il processo sulle sigarette di contrabbando

Ci sono voluti quasi dieci anni e decine di udienze ma ora la vicenda Yesmoke è davvero conclusa, almeno dal punto di vista giudiziario. E il risultato finale è molto diverso rispetto alle previsioni iniziali, visto che si sono dimezzate le pene per i principali imputati e sono stati cancellati 140 milioni di risarcimenti per lo Stato.

L’inchiesta, nata nel 2014, riguardava la Yesmoke di Settimo, nel frattempo chiusa e fallita. Si contestava un’associazione a delinquere finalizzata al contrabbando che avrebbe generato una frode milionaria. In particolare, i fratelli Carlo e Giampaolo Messina avrebbero fatto sparire 95 milioni di pacchetti di sigarette attraverso un canale che sfuggiva dal controllo dei monopoli. Per questo loro e cinque dipendenti sono finiti a processo, finito in Cassazione e rinviato in Appello: l’ultima sentenza di giovedì ha reso definitiva la condanna a 3 anni per Carlo Messina e di 1 anno e 4 mesi per il fratello Giampaolo e altri due imputati (la metà del primo grado di giudizio). Tutti gli altri sono stati assolti perché parte dei fatti contestati sono prescritti e perché gli avvocati Andrea Castelnuovo Emanuele Serlenga, Enrico Calabrese, Daniele Zaniolo e Lucietta Gai hanno dimostrato che non erano coinvolti nel contrabbando. Quindi non dovranno versare 140 milioni di risarcimenti ad Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Dogane.

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