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NOTTE DI FUOCO

Murazzi nel caos tra risse e rapine. Gestori disperati: «Così è imbarazzante»

Altro fine settimana di tensione lungo il Po per colpa delle baby gang

Ai Murazzi sono tornate le baby gang

Ai Murazzi sono tornate le baby gang

Un’altra notte di fuoco ai Murazzi: «Ormai la situazione è imbarazzante» denuncia il gestore di un locale di lungo Po Cadorna, che chiede di rimanere anonimo per paura di ritorsioni.

Dopo l’arresto di una rapinatrice 17enne e la rissa a colpi di bottiglie e tavolini della scorsa settimana, si torna a discutere della sicurezza lungo il Po: l’ultimo episodio risale all’1,30 di domenica, con quella che, in un primo momento, era sembrata una maxi rissa fra baby gang rivali. Ma si è poi rivelata una violenta rapina: gli agenti in servizio di “controllo movida” sono corsi ai Murazzi e hanno raccolto la testimonianza di un ragazzo cui una banda di giovanissimi aveva portato via lo zaino con dentro portafogli, cellulare e altri oggetti.

«Ormai questi episodi sono continui, nonostante i controlli ci siano - si sfoga ancora il barista - Però i problemi stanno aumentando, anche per colpa di nuovi locali che attirano ragazzini con i drink a basso prezzo». Interviene Pierlucio Firrao, consigliere comunale di TorinoBellissima: «Quella zona è terra di nessuno, o meglio terra di baby-gang. Da anni chiediamo alla Giunta di prevenire queste situazioni, ma senza alcuna risposta efficace». Accuse simili a quelle mosse dall’assessore regionale Maurizio Marrone dopo gli episodi della settimana scorsa, cui ha replicato Marco Porcedda: «Il contrasto agli episodi di criminalità, come quello di cui si parla, sono di competenza di Prefetto e forze di polizia - replica l’assessore comunale alla Sicurezza - Ma la Città sta mettendo in campo ogni risorsa possibile per garantire maggiore sicurezza, con interventi concreti e senza inutile propaganda».

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