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IL FATTO

Notte infernale ai Murazzi: maxi-rissa con lanci di bottiglie e tavolini

I residenti scossi dopo l'accaduto. L'assessore Marrone: "A Torino c'è un'emergenza sicurezza"

I tavolini a terra, le sedie lanciate uno contro l’altro, poi le urla, i vetri infranti. Gli uomini della sicurezza che provano a calmare quei ragazzi, ma sono troppi. Sembra un Far West, invece è il centro di Torino: ai Murazzi, davanti ai locali in riva al Po, sabato notte.
Erano le 2 del mattino quando una maxi-rissa è degenerata. Circa quindici ragazzi nordafricani, per altrettanti minuti di puro caos e paura. Chi aveva scelto “i muri” per passare il sabato sera, si è dileguato. E all’arrivo dei poliziotti, anche quei malviventi sono spariti, scappando via veloci per non essere fermati, correndo verso il parco del Valentino. Scomparsi in un batter d’occhio.


È un altro episodio di guerriglia urbana dove solo poche ore prima una baby gang di quattro giovanissimi (tra cui una 17enne arrestata dai carabinieri) avevano accerchiato tre ragazzi di 19 anni e li avevano presi a schiaffi e bastonate per prendere soldi e cellulari. «Questo ennesimo episodio di violenza conferma che a Torino c’è un emergenza sicurezza. Per contrastarla servono interventi decisi e strutturali, non operazioni di immagine» commenta l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone. «La Sinistra che guida il Comune di Torino deve maturare questa consapevolezza e cominciare a collaborare seriamente con la Regione e il Governo nazionale per riportare ogni angolo della città sotto il controllo delle istituzioni».

Il suo “collega” Marco Porcedda non ci sta: «È opportuno ricordare che iniziative per contrastare episodi di criminalità, come quello di cui si parla, sono sotto la competenza di Prefetto e forze di polizia - replica l’assessore comunale alla Sicurezza - La Città di Torino è sempre disponibile alla collaborazione istituzionale a tutti i livelli nell’interesse dei suoi cittadini e sta mettendo in campo ogni risorsa possibile per garantire loro maggior sicurezza, con interventi concreti e senza inutile propaganda».


Il giorno dopo, però, i residenti sono scossi. «Abito sul Lungo Po da tanto ma una scena simile non la ricordo da quando, 20 anni fa, i Murazzi erano teatro di violenza praticamente tutte le sere. Carabinieri e polizia ci sono, li vedo fare controlli in piazza Vittorio e poi scendere verso i locali. Ma i disordini accadono sempre nel cuore della notte, quando loro si sono allontanati» spiega una donna. «La sera mi piacerebbe scendere e passeggiare con il mio cagnolino sulle sponde del fiume. Ma ho paura che possa accadermi qualcosa e rinuncio».

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