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L'allarme

A Torino fa troppo caldo e piove poco, nelle acque del Po tornano le alghe - IL VIDEO

L’Elodea nuttallii ha fatto la sua comparsa nei pressi dei Murazzi. Si studia un intervento

Complici le abbondanti piogge di giugno e luglio ci eravamo quasi dimenticati di loro, le infestanti alghe diventate un classico del panorama dell’estate torinese. Ma oggi il “grande fiume”, ossia il nostro Po, si presenta più verde che azzurro, proprio a causa della vegetazione che si è appropriata di buona parte della superficie.

Un problema e forse un pericolo per le centinaia di persone che navigano sul Po e rischiano di rimanere impigliate. Le alghe avvolgono i Murazzi, gli attracchi per i canottieri, il ponte Isabella. La distesa più grande di alghe è di fronte ai Murazzi. Diciamo che la maggior parte si trova proprio a cavallo tra il ponte di piazza Gran Madre e quello di corso Vittorio Emanuele II.

La distesa di alghe lungo il Po

Tuttavia anche verso il Valentino si possono riscontrare almeno due grandi chiazze. E un altro annoso problema già riscontrato lungo lo Stura: i tronchi ammassati contro i piloni. A lamentare maggiori disagi sono, come di consueto, i circoli di canottaggio.

Sull'argomento è intervenuta di recente anche la consigliere comunale, Federica Scanderebech, chiedendosi «quali strategie a lungo termine la Città intende adottare per monitorare e prevenire future invasioni di specie “aliene” nelle acque del fiume Po, visti i progetti inerenti alla futura navigabilità del fiume».

Alghe all'altezza dei Murazzi

Elodea nuttallii

Ma con che cosa abbiamo a che fare? Si tratta della specie esotica invasiva Elodea nuttallii, una pianta non autoctona inserito nell’elenco di piante non europee ed infestanti per i nostri fiumi. È caratterizzata da una fortissima capacità di riproduzione per via vegetativa, ed è proliferata in maniera abnorme in alcuni tratti cittadini del Po nel corso delle ultime estati, caratterizzate da condizioni climatiche estreme (caldo torrido e periodi prolungati di siccità) mentre quest’anno, soprattutto a causa delle precipitazioni che hanno caratterizzato la prima parte dell’estate si è presentata in misura decisamente minore. Piace poco ai torinesi e incuriosisce molto i turisti che la fotografano affacciandosi dal ponte Vittorio Emanuele I.

Alghe all'altezza di corso Fiume

Tavolo di lavoro

Sdrammatizza, in parte, il Comune di Torino che ritiene che la situazione del fiume sia al momento sotto controllo. «A partire dal 2022 - spiegano da Palazzo Civico -, abbiamo attivato un tavolo di lavoro insieme ad Enea, Arpa, GdL Specie Vegetali Esotiche Regione Piemonte, Città Metropolitana, Università di Torino, Parco del Po piemontese e Amiat, che ha portato ad un costante monitoraggio e controllo del fenomeno. Nell’ultimo sopralluogo effettuato ad inizio agosto non sono state riscontrate condizioni preoccupanti e tali da giustificare interventi di eradicazione delle piante». La situazione è comunque costantemente monitorata e verrà effettuato un nuovo sopralluogo a inizio settembre.

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