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Torino
30 Settembre 2024 - 14:41
La città di Torino
Torino, che fu storica capitale dell'industria automobilistica italiana e cuore pulsante del Piemonte, presenta in questi ultimi anni un panorama economico sempre più vario, talora desolante. Le ultime analisi disponibili sui redditi da lavoro offrono un quadro netto delle disuguaglianze tra i diversi quartieri della città. Il reddito complessivo si attesta su 24.427,31 euro, ma questo importo medio nasconde disparità significative in una città dai profondi contrasti sociali. Dall'analisi dettagliata emerge un ritratto urbano in cui le zone centrali, con il loro stile di vita agiato e l'accesso ai servizi di alto livello, fanno da contraltare alle periferie, spesso caratterizzate da redditi più bassi e una maggiore fragilità economica. Si tratta di uno scenario preoccupante, perché la distribuzione del reddito è fortemente influenzata dalla geografia urbana. Nelle zone più centrali il reddito medio può essere di tre volte superiore a quello delle aree periferiche della zona nord-est, dove si rilevano i redditi più bassi, con cifre che oscillano tra i 18.492 e i 18.762 euro.
I quartieri più ricchi: il cuore di Torino
La mappa economica di Torino mostra che i quartieri con i redditi più alti si trovano nelle vicinanze del centro storico. Il centro, con i Cap 10121 e 10122, il quartiere della Crocetta, le sue residenze eleganti e la vicinanza ai principali luoghi di lavoro e intrattenimento, è uno dei punti nevralgici del benessere economico. Qui, il reddito medio supera ampiamente i 50.000 euro all'anno, collocandosi tra i più alti della città. Si tratta di zone che, storicamente, hanno sempre beneficiato di un'alta qualità della vita, grazie alla presenza di servizi di lusso, scuole private, e una vivace vita culturale. La Gran Madre, un altro quartiere prestigioso, si affaccia sulla collina torinese e rappresenta una delle aree residenziali più esclusive. I residenti qui godono non solo di ampie ville e residenze storiche, ma anche di un contesto naturale unico, con il fiume Po che separa la zona dal frenetico centro città. Il quartiere più benestante di Torino si trova tra il Centro e il Quadrilatero, precisamente nel Cap 10121, dove il reddito medio da lavoro si attesta a 64.880 euro per 6.318 contribuenti. Il Cap 10123, che si estende dal Museo Egizio fino a Piazza CLN e arriva fino al fiume, ha un reddito medio di 52.945 euro, superando ancora i 50.000 3uro. Attraversando il fiume Po si raggiunge la zona della Gran Madre, nel Cap 10131, dove i redditi da lavoro ammontano a 63.178 euro. Nel vicino Cap 10133 il guadagno medio è leggermente inferiore, con 57.676 euro.

La Crocetta
I quartieri con i redditi più bassi
Di contro, le aree più colpite dalla crisi economica e dalle disuguaglianze si trovano nella zona nord-est della città. I quartieri con i codici postali 10152, 10154 e 1015, vicino a Barriera di Milano e all'Ospedale San Giovanni Bosco, con redditi che variano tra i 18.492 ei 18.762 euro, sono i più disagiati. Analizzando poi le fasce di reddito nei vari CAP di Torino, emerge che la maggioranza della popolazione appartiene alle classi medie-mediobasse. Qui, le opportunità lavorative sono più scarse, e molte famiglie affrontano difficoltà economiche significative, accentuate ulteriormente dalla pandemia. Nelle periferie di Torino, gli effetti della crisi economica si sono fatti sentire con forza. La perdita di posti di lavoro e la riduzione delle ore lavorative hanno contribuito a una significativa contrazione dei redditi in queste aree, rendendo difficile per molte famiglie mantenere uno standard di vita adeguato.

Barriera di Milano
Torino e il confronto con il resto della provincia e del Piemonte
Torino non figura tra i comuni piemontesi più ricchi ma si posiziona solo al 53° posto nella classifica per reddito medio da lavoro, superata anche da piccoli centri del suo hinterland. Questi comuni, situati nelle immediate vicinanze della città, godono di una qualità della vita elevata e sono noti per essere residenze di famiglie benestanti. I Comuni più ricchi della provincia di Torino (reddito medio in Euro) sono Pino Torinese con 42.500 euro e Pecetto Torinese con 41.000 euro. Dunque, mentre i comuni limitrofi prosperano grazie alla loro vicinanza alla città e al loro status di zone residenziali esclusive, Torino fatica invece a tenere il passo, pur essendo il principale centro economico della regione. Questa disparità tra il capoluogo e le comunità circostanti pone una sfida importante per il futuro sviluppo cittadino.

Pecetto Torinese
Impatto della pandemia e tendenze future
La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto molto negativo sull'economia torinese, accentuando le differenze tra le diverse aree della città. Mentre i quartieri più ricchi hanno dimostrato una notevole resilienza, con alcuni che hanno addirittura visto un aumento del reddito medio durante il periodo pandemico, i quartieri più poveri hanno subito gravi conseguenze economiche. Secondo le analisi, la riduzione dei redditi è stata più marcata nelle periferie a nord, dove molte famiglie hanno dovuto fare i conti con la perdita del lavoro o una riduzione delle entrate. Questa tendenza riflette una crescente polarizzazione sociale, in cui le aree già benestanti hanno mantenuto una certa prosperità, mentre le zone più vulnerabili faticano a recuperare.
Torino: PIL e produttività regionale
Nonostante le difficoltà economiche legate alla redistribuzione della ricchezza, Torino resta un punto fermo nell'economia regionale. La città contribuisce con 61,9 miliardi di euro al PIL del Piemonte, confermandosi come l'area più produttiva della regione, nonostante i problemi interni legati alla distribuzione della ricchezza. Tuttavia, il confronto con altre grandi città mostra che Torino è in difficoltà. A livello nazionale, nella graduatoria dei Comuni italiani si colloca al 335° posto per reddito medio, ben dietro città come Milano che, invece, si posiziona al settimo posto con un reddito medio di 33.703,45 euro, e Roma. Questa differenza mette in evidenza la necessità di politiche economiche mirate a rafforzare il tessuto economico di Torino e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.
Una Torino a due Velocità
In conclusione, Torino appare come una città a due velocità, con quartieri centrali che prosperano e periferie che lottano per sopravvivere. La sfida per il futuro sarà quella di colmare questo divario, garantendo una distribuzione più equa della ricchezza e creando opportunità di sviluppo per tutte le zone della città. Un compito che finora l'Amministrazione comunale di centro-sinistra non ha certamente saputo o voluto svolgere con efficacia.
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