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Sparatoria in strada in provincia di Torino, ecco cosa sappiamo

Protagonisti due uomini - I carabinieri procedono per tentato omicidio

Sparatoria in strada in provincia di Torino, ecco cosa sappiamo

Foto d'archivio

Hamza Drouzi ha estratto la pistola, rubata, e ha sparato all’amico che viveva con lui in via Roma a Banchette. Non erano neanche le 9 di ieri mattina quando lo ha colpito al petto. Quindi il 28enne marocchino è montato in auto ed è scappato. Alla vista dei carabinieri, ha accelerato ancora di più, poi si è messo a correre nei campi, lasciando arma e caricatore dietro di sé. Ma è stato raggiunto e arrestato per il tentato omicidio del 31enne Abderrahim Benou Kaiss, anche lui marocchino. Che intanto è finito in ospedale, dov’è ancora ricoverato. Ma, per questione di centimetri, è vivo e non rischia di morire.

È la drammatica sequenza della mattinata di ieri a Banchette, paesino alle porte di Ivrea dove in tanti hanno sentito quello sparo e hanno visto il ferito chiedere aiuto pochi istanti dopo. E dove tutti si chiedono cosa abbia fatto scattare la furia del 28enne marocchino, disoccupato e con precedenti penali per droga (come la vittima): secondo le prime ipotesi dei carabinieri di Ivrea, l’uomo ha perso il controllo dopo aver consumato crack. Forse c’entrano debiti legati agli stupefacenti ma non sono esclusi altri motivi: sembra che la compagna di Drouzi abbia appena partorito e che lui avesse il dubbio di non essere davvero il padre del neonato. I militari stanno indagando per accertare dove stia la verità dopo averi ricostruito la sequenza della sparatoria: il 31enne Benou Kaiss è stato colpito una volta, al petto, davanti alla porta della casa dove lui e l’amico vivevano in via Roma 21. Una vicina ha sentito lo sparo e ha chiamato il 112 mentre Drouzi si è allontanato con la sua Seat Leon. E il ferito si è trascinato per 200 metri per chiedere aiuto.

Poco dopo sono arrivati i sanitari del 118, che hanno soccorso il 31enne e lo hanno portato all’ospedale di Ivrea mentre i carabinieri si mettevano sulle tracce dell’aggressore. Che è ripassato in auto davanti a casa, ha visto le pattuglie e ha fatto inversione, dando il via a un inseguimento durato 2 chilometri fino a strada per Fiorano, vicino al cavalcavia dell’autostrada. Drouzi si è poi messo a correre nei campi, fino a quando è stato arrestato e portato in carcere a Ivrea.

A terra i militari hanno trovato caricatori e cartucce, che si aggiungono a quelle trovate in auto e a casa. E la pistola Beretta PX4 Storm calibro 21 con cui ha sparato il 28enne, risultata rubata in provincia di Pavia a maggio 2023.

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