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la tragedia

Malore sugli spalti, mamma muore sotto gli occhi del figlio calciatore

Anche il figlio ha subito tentato di soccorrerla ma per Claudia Scavino purtroppo non c'è stato nulla da fare

Malore sugli spalti, mamma muore sotto gli occhi del figlio calciatore

Malore sugli spalti, mamma muore sotto gli occhi del figlio calciatore

Alla vista della mamma che si accasciava in tribuna, ha lasciato il campo ed è corso sugli spalti. Ha cercato in ogni modo, con gli altri spettatori presenti, di salvarle la vita ma purtroppo ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano. Claudia Scavino, 58 anni appena, è stata uccisa da un malore fulminante mentre faceva una delle cose che amava di più: tifare per suo figlio, Alberto Enrico, giocatore dello Junior Torrazza, squadra di calcio dilettantistico di Torrazza Piemonte, in provincia di Torino.

E' successo domenica al campo sportivo "Bigando" di Livorno Ferraris, in provincia di Vercelli, dove i padroni di casa e lo Junior Torrazza si stavano sfidando per una partita del campionato di Prima categoria. Nel corso del primo tempo, all'improvviso il dramma: la Scavino, seduta in tribuna, si sente male. La gravità delle sue condizioni è stata chiara fin da subito, tanto che la partita è stata sospesa mentre il figlio si precipitava sugli spalti da dove partivano le richieste di soccorso al 118.

Purtroppo però, tutti i tentativi di salvarle la vita si sono rivelati inutili e ai sanitari del 118 non è rimasto altro da fare che constatarne la morte. 

Claudia Scavino era originaria di Strambino, residente a Romano Canavese e lavorava a Ivrea come impiegata. Grazie alla passione per il calcio e per suo figlio calciatore, in passato è stata anche segretaria dell'Ivrea 1905 e dirigente della Vischese.

Numerosi i messaggi di cordoglio per la prematura scomparsa della sfortunata 58enne, a cominciare da quello del presidente dello Junior Torrazza: «Tutta la Società dello Junior Torrazza si stringe al giocatore Alberto Enrico per l'improvvisa e dolorosa perdita della cara mamma» scrive Franco Sfregola. «Non ci sono parole - è il ricordo dell'amica Valeria -. Il tuo sorriso, le tue buone parole, le risate ogni volta che ci si incontrava in giro, una splendida persona. Voglio ricordarti così, ovunque tu sia, continua a splendere».

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