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No Tav, razzi e sassi contro la polizia come "antipasto" della marcia

Ieri sera un centinaio di manifestanti ha assaltato il cantiere di Chiomonte

No Tav, razzi e sassi contro la polizia come "antipasto" della marcia

No Tav davanti al presidio di San Didero

Tensioni la scorsa notte in Valsusa davanti al cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte: un centinaio di No Tav sono arrivati dai sentieri e hanno lanciato razzi, sassi e petardi contro le forze dell'ordine messe a protezione dell'area. Poco dopo un gruppo di antagonisti incappucciati ha raggiunto le reti che recintano il perimetro e, muniti di corde e ganci, hanno strappato alcuni metri di concertina di filo spinato, installata sui jersey a protezione del cantiere. La polizia ha risposto con idranti e lacrimogeni, con gli assalti conclusi nel giro di un'ora.

A quanto risulta, i No Tav si erano dati appuntamento al campo sportivo di Giaglione, poi hanno raggiunto il presidio dei Mulini. Una replica più dura dopo la "visita" di qualche giorno fa a San Didero e un antipasto di questo pomeriggio: alle 14 partirà da Susa la tradizionale manifestazione che raggiungerà San Giuliano. L'8 dicembre è una data storica per il movimento No Tav, che da 19 anni celebra la "riconquista" del prato che ospitava il vecchio presidio di Venaus, sgomberato dalle forze di polizia la notte del 5 dicembre 2005.

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