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Convegno a Torino

Nuove proposte per la sicurezza, il sistema penitenziario e l'economia italiana

La città al centro delle strategie per il futuro dell'Italia

I relatori

I relatori

Questa mattina Torino ha ospitato un convegno focalizzato sul futuro dell’Italia in relazione a temi cruciali come la sicurezza, il sistema penitenziario e l’economia. L’evento, che ha visto la partecipazione di esperti, politici e giornalisti, ha avuto come protagonisti Luca Pantanella, vice presidente nazionale di Fmpi e segretario generale Fsp, e il giornalista e imprenditore Maurizio Scandurra. Entrambi hanno presentato alcune proposte concrete per affrontare le sfide del Paese.

Tra le principali idee emerse, c'è l’istituzione di un reato di "attentato alla vita" per gli spacciatori, una misura che punta a rendere più severe le pene per chi traffica droga. Inoltre, è stata proposta la creazione di carceri private, come soluzione al sovraffollamento delle strutture penitenziarie italiane, un problema che da tempo affligge il sistema giudiziario. Infine, Pantanella e Scandurra hanno lanciato l'iniziativa "Resto in città", ispirata dal programma "Resto al Sud", che ha l’obiettivo di stimolare economicamente le aree più depresse del Paese, prevenendo la desertificazione commerciale.

L'incontro si è svolto in una sala della Saa, l'università delle discipline di amministrazione aziendale, gremita di spettatori, tra cui numerosi assessori, giornalisti e politici. Il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha partecipato al dibattito, mentre Chiara Foglietta, assessora comunale al Trasporto, ha portato il saluto istituzionale.

L'evento ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo politico e giornalistico, tra cui Pietro Senaldi, condirettore di Libero, l’avvocato Patrizia Polliotto, il senatore Giorgio Bergesio, i consiglieri regionali Domenico Rossi e Fabio Carosso, la capogruppo regionale Gianna Pentenero, Andrea Casu, vicepresidente della commissione Trasporti, il giornalista Klaus Davi e il conduttore de La Zanzara Giuseppe Cruciani, che si è lasciato andare a un piccolo "teatrino"con Frattin a proposito di eco-ansia e attivisti climatici.

Durante il dibattito, Pantanella ha sottolineato che i temi trattati sono strettamente interconnessi: "Senza sicurezza non c'è commercio, e senza un commercio attivo non può esserci economia", ha spiegato, mettendo in evidenza come la crescente desertificazione commerciale rappresenti una minaccia per la stabilità economica del Paese. La discussione, però, non è stata priva di polemiche. La presenza di Cruciani e Senaldi ha suscitato un acceso confronto, soprattutto sul tema della droga.

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Pantanella ha proposto di istituire un nuovo reato di "attentato alla vita" per gli spacciatori, sottolineando che il consumo di sostanze stupefacenti è strettamente legato alla pena troppo lieve per chi traffica droga. "La droga non colpisce solo le persone, ma anche l'economia", ha dichiarato, raccontando l’esperienza di giovani che, dopo aver consumato sostanze, diventano inabili al lavoro, con gravi ripercussioni per le famiglie. Nel 2023, sono state identificate ben 950 nuove sostanze psicotrope, con una fascia d’età tra i 15 e i 19 anni che risulta particolarmente vulnerabile.

Particolare attenzione è stata dedicata al Fentanyl, la "droga zombie", che ha causato un numero crescente di vittime in tutto il mondo. Tuttavia, Giuseppe Cruciani ha contestato questa visione, dichiarando: "La droga è un fenomeno ineliminabile. Nessuno ha il coraggio di dire che la droga la vogliono tutti perché è buona. Inasprire le pene sarebbe totalmente inutile". Il dibattito si è poi spostato su temi legati all'integrazione. Senaldi ha portato l’esempio di Corvetto, un quartiere di Milano, dove i problemi legati alla droga sono spesso intrecciati con fenomeni di esclusione sociale e difficoltà nell’integrazione. Domenico Rossi, invece, ha fatto notare che alcune droghe sono usate come risposta a problemi più ampi, come l’ansia e il disagio psicologico.



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