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17 Dicembre 2024 - 17:30
Tredicenne adescata in chat e costretta a inviare foto e video "hard"
Ha adescato una ragazzina di appena 13 anni attraverso un’app di giochi online. Per fare questo, si è finto suo coetaneo, anche se di anni ne aveva 21. Poi ha coinvolto nella sua rete criminale anche tre uomini adulti, che hanno adoperato lo stesso stratagemma. I quattro hanno poi costretto la ragazza a realizzare fotografie e videoclip “intimi”. La rete criminale è stata smantellata da un’indagine dell’Arma dei carabinieri e nella mattinata di oggi sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare ad opera dei militari dei comandi provinciali di Viterbo, Ferrara, Napoli e Torino.
La serie di investigazioni è partita dalla denuncia della madre della ragazzina di 13 anni, dopo la scoperta che la figlia minorenne intratteneva delle chat con un ragazzo molto più grande di lei. I successivi accertamenti, che sono stati svolti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Viterbo, sotto la direzione della Procura di Roma, hanno permesso agli investigatori di scoprire la reale situazione: carpita la fiducia della vittima sulla piattaforma di giochi web denominata Roblox, l’arrestato ha indotto la minorenne a scaricare ulteriori applicazioni di incontri e di messaggistica, come ad esempio WhatsApp, Telegram e anche alcune chat criptate. Ogni volta che la ragazzina si opponeva alle richieste dei suoi aguzzini, veniva minacciata di divulgare ai suoi amici il materiale video. «Faremo vedere ai tuoi amici tutte le tue foto e i video», la minaccia nei confronti della vittima. Il giovane, che risulta incensurato, è stato arrestato all’alba e adesso si trova nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
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