Fondazione Molinette di Torino: il presidente non può restare in carica a vita. Massimo Segre dovrà dimettersi?

Durante l’ultimo consiglio di amministrazione della Fondazione Ricerca Molinette, oggi Ente del Terzo Settore, si è respirato un clima di forte tensione. La Fondazione, in origine denominata Fondazione Ricerca Molinette Onlus, è presieduta dall’imprenditore e commercialista Massimo Segre, noto anche per essere uno degli amministratori del quotidiano Il Domani e consulente del finanziere Carlo De Benedetti. Conosciuto al grande pubblico, soprattutto per la querelle estiva con la sua ex fidanzata e promessa sposa poi scaricata, la bella e bionda Cristina Seymandi. In Fondazione la discussione si è concentrata sullo Statuto dell’ente, in particolare sulla clausola che assegna al presidente una carica a vita. Fonti affidabili, citate dall’agenzia giornalistica e fotografica “LaPresse”, riferiscono che questo punto dello Statuto è stato oggetto di confronto. La Fondazione Ricerca Molinette, ente senza scopo di lucro, è stata istituita nel 2001 grazie all’iniziativa congiunta dell’Università degli Studi di Torino e dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza.

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Inizialmente, essa prendeva il nome di Fondazione Internazionale di Ricerca in Medicina Sperimentale (Firms) e aveva l’obiettivo di supportare le attività amministrative dei gruppi di ricerca operanti presso la Città della Salute, all’interno dell’Ospedale Molinette. Secondo l’articolo 9 dello Statuto della Fondazione, il Presidente mantiene la sua posizione “a vita”, salvo rinuncia, dimissioni, impedimento permanente o decesso. Attualmente alla guida della Fondazione vi è appunto Massimo Segre, figlio di Franca Bruna Segre, nota commercialista torinese e prima presidente dell’organizzazione al momento della sua costituzione nel 2001. Durante il recente board, il tema della presidenza a vita di Segre è stato particolarmente dibattuto. Giovanni La Valle, direttore della Città della Salute e vicepresidente della Fondazione, ha proposto di inserire all’ordine del giorno del consiglio la questione della presidenza a vita, suggerendo una modifica dello Statuto che preveda una carica elettiva. Tale proposta trae origine dal fatto che la Fondazione Ricerca Molinette non è una fondazione privata, essendo stata fondata esclusivamente da due enti pubblici: la Città della Salute e l’Università di Torino. Oltre alla modifica dello Statuto, è stata avanzata la richiesta di definire dei criteri di nomina dei membri del consiglio di amministrazione, per evitare eventuali episodi di cooptazione. Anche Stefano Geuna, vicepresidente della Fondazione insieme a La Valle e rettore dell’Università di Torino, ha sottolineato la necessità di discutere la durata “a vita” della carica presidenziale.