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24 Gennaio 2025 - 10:04
Tra le opere a rischio anche il nuovo Ponte Preti
Un appello per "salvare" tre nuovi ponti che dovrebbero essere costruiti in provincia di Torino: ponte Preti tra Baldissero Canavese e Strambinello sulla statale 565, il ponte tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese sulla provinciale 92 e quello sulla provinciale 122 a Carignano.
Il condizionale è d'obbligo visto che dal governo non è arrivata la proroga per il finanziamento per la realizzazione delle tre opere. Per questo il consiglio metropolitano ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, illustrato dal vicesindaco Jacopo Suppo, con il quale ha chiesto ai parlamentari eletti in Piemonte e alla Regione Piemonte di sensibilizzare il Governo affinché, nell’ambito dell’imminente approvazione del Decreto “Milleproroghe”, vengano nuovamente inseriti i tre ponti nell’elenco delle opere da finanziare. Con l’approvazione dell’ordine del giorno, il Consiglio metropolitano chiede sostegno a tutte le forze politiche in vista anche di iniziative in coordinamento con ANCI, ALI, UNCEM e le altre associazioni di enti locali, per «ottenere le risorse necessarie per riprendere la realizzazione di opere attese da anni e per le quali il lavoro di concertazione e progettazione svolto fino ad ora non può essere vanificato».
«Siamo fortemente preoccupati per questa situazione di incertezza e di depauperamento di investimenti - ha sottolineato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo nell’illustrazione del documento - Il nostro Ente nel 2018 aveva richiesto e ottenuto un finanziamento di 66 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di sette ponti e la realizzazione di tre ponti ex novo. Ad oggi, delle dieci opere finanziate, sette risultano realizzate o con lavorazioni in corso d’opera, mentre siamo nella fase di progettazione per i tre ponti nuovi. Proprio su questi, al momento, il Governo ha azzerato il finanziamento». Il Consiglio metropolitano di Torino ha convenuto sul fatto che si tratta di tre opere strategiche per il territorio metropolitano: in particolare per il nuovo ponte Preti si è reso necessario interloquire sulle soluzioni progettuali con l’ANAS, dal momento che l’attuale infrastruttura, che dovrà essere sostituita da un nuovo ponte, è tornata a far parte della rete viaria nazionale. «Per questi interventi, ad oggi, la Città metropolitana di Torino ha già assunto obbligazioni giuridicamente vincolanti, per le quali non sappiamo nemmeno se sia previsto da parte del Ministero dei Trasporti un contributo».
Della vicenda, in Parlamento, si è già interessata la deputata di Azione Daniela Ruffino che ha ottenuto una risposta precisa dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: «Città Metropolitana di Torino - ha spiegato in Aula il ministro - ha comunicato lo scorso 30 settembre l’impossibilità di giungere all’aggiudicazione di tre interventi nel termine del 31 dicembre 2024. Pertanto, al momento non sussistono le condizioni per prevedere un’ulteriore proroga». Una spiegazione che non ha convinto Ruffino: «Viene da pensare - ha attaccato la deputata - a un ponte che supera ogni limite per quanto riguarda le risorse, quello sullo Stretto di Messina che però interessa a Salvini. I 100 milioni del Piemonte finiranno in Sicilia?»
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