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Il caso
20 Febbraio 2025 - 07:50
«Mi tenevano ferma e mi puntavano contro una pistola e una spranga di ferro, dicendo che ci avrebbero ammazzate. Uno aveva anche un cellulare in mano, come se stesse filmando o scattando delle foto». Comincia così il racconto da incubo di una 58enne aggredita da due rapinatori nella sua casa di Barriera di Milano: era il 20 gennaio quando lei e la madre, 88 anni, se li sono ritrovati davanti, armati di tutto punto. E hanno dovuto consegnare 200 euro in contanti e una collana in oro e diamanti per “convincere” i banditi ad andarsene: tutto immortalato da uno di loro, che poi ha ripreso anche quando, poco dopo, sono stati fermati dai carabinieri a bordo della loro Audi A4 cabrio (insieme a due complici). Un controllo che ha poi permesso alla Squadra mobile di arrestare i quattro banditi dopo tre settimane di indagini, insieme a un’impronta digitale e al video della rapina.
Entrati dalla finestra
Secondo quanto ricostruito, la banda era composta da quattro persone, tra cui un ragazzo di 16 anni. È stato proprio lui, insieme a un amico 19enne, a forzare un infisso e a entrare nell’appartamento al piano rialzato del palazzo di via Cruto, dove vivono madre e figlia: «Probabilmente ci avevano puntato perché siamo proprietari del palazzo» ha spiegato la 57enne agli investigatori.
I rapinatori, armati con pistola e spranga, avevano delle calze sul volto ma nessun guanto. Una dimenticanza decisiva per rintracciarli, visto che il minorenne ha lasciato l’impronta di un dito. E che gli è stata attribuita perché, due giorni dopo la rapina, lui e il 19enne sono stati arrestati dai carabinieri per furto. Il più giovane indossava la stessa giacca e sul suo cellulare sono spuntate le prove che incastrano l’intera banda.
Tutto nel filmato
Il Samsung del 16enne, infatti, conteneva il video della cruenta rapina: nelle immagini si vede la pistola puntata alla testa dell’88enne, oltre al tatuaggio che il ragazzo ha sulla mano sinistra. E si sentono le minacce di morte alle due donne. Ma non è l’unico filmato “interessante” per gli inquirenti: ce n’è anche uno girato mentre la gazzella dei carabinieri si affiancava all’Audi durante un altro controllo dei carabinieri a Settimo, pochi minuti dopo la rapina in Barriera di Milano. I due video, girati per vantarsi delle loro gesta, hanno incastrato ancora di più il 16enne e i suoi complici, compresi l’autista e il palo.
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