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IL FATTO

Torino: rapina violenta in casa di un'anziana e della figlia, arrestati 4 indagati, tra cui un minorenne

A volto coperto, erano armati di pistola e spranga

Torino: rapina violenta in casa di un'anziana e della figlia, arrestati 4 indagati, tra cui un minorenne

foto di repertorio

La polizia di Torino ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e tre provvedimenti di fermo per quattro persone, 3 marocchini e un italiano, tutti accusati di aver rapinato con violenza un’anziana di 89 anni e sua figlia di 58 anni. Tra i responsabili figura anche un ragazzo di 16 anni. L'episodio risale al 20 gennaio, la rapina è avvenuta in un alloggio al primo piano di Torino nel quartiere Barriera di Milano ed è stato caratterizzato da una crudeltà particolare.

I rapinatori si sono introdotti nell’abitazione scavalcando un balcone e infrangendo una porta che dava sulla cucina, svegliando le vittime. Due individui a volto coperto, uno armato di pistola e l’altro con una spranga, hanno minacciato le donne. Il rapinatore armato ha puntato l’arma alla testa della figlia, ordinandole di tacere, mentre il complice l’ha afferrata per il braccio, intimandole di consegnare i soldi.

La donna è poi stata scaraventata a terra e le è stata strappata la collana dal collo. Successivamente, l'uomo armato di pistola ha raggiunto la madre novantenne, colpendola più volte alla tempia e minacciandola con l'arma, mentre la donna chiedeva aiuto, insultandola ancora. Dopo aver messo a soqquadro l’appartamento, i rapinatori si sono allontanati con un bottino di 200 euro. Le indagini della polizia mobile, coordinate dalla Procura di Torino e dalla Procura per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta, hanno portato all'identificazione dei due autori materiali e dei complici.

Le forze dell'ordine sono riuscite a risalire ai colpevoli grazie ai filmati delle telecamere nei pressi dell’abitazione e a un video trovato sul cellulare di uno degli arrestati, che aveva filmato la rapina, conservando il video sul telefono. E’ poi stato fermato pochi giorni dopo per un altro reato, dove indossava sempre lo stesso giubbotto bianco. Inoltre, è stata ritrovata un’impronta digitale sul vetro della finestra dell'appartamento delle vittime, confermando la sua presenza sulla scena del crimine. La pistola utilizzata nella rapina non è ancora stata trovata. 

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