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Politica
14 Aprile 2025 - 22:50
Donald J. Trump, 78 anni suonati e una colonscopia alle spalle (letteralmente), dopo le discutibili tabelle sui dazi regala un referto medico che sembra più un comunicato stampa elettorale. Il presidente degli Stati Uniti ha appena superato il suo primo check-up presidenziale con giudizio: eccellente. Parola del dottor Sean Barbadella, medico ufficiale della Casa Bianca, che pare aver steso il report tra una buca di golf e un tweet motivazionale.
Il documento, pubblicato dopo la visita al Walter Reed Hospital di Washington, non lascia spazio a dubbi (o forse ne lascia troppi), magari per chi si chiede se, con le sue azioni, il tycoon non abbia qualche tendenza megalomane: “Il presidente Trump gode di un’eccellente salute fisica e cognitiva ed è pienamente in grado di svolgere le sue funzioni”. Tradotto: nonostante i quasi ottant’anni, la diverticolite e un polipo benigno rimosso lo scorso luglio, The Donald è ancora fit to lead. Anzi, fit to tweet. Nessun problema neppure per la ferita all'orecchio, causata dal proiettile nel mancato attentato dell'anno scorso, in piena campagna elettorale.
Il referto parla chiaro: Trump assume quattro farmaci – due per il colesterolo, aspirina per il cuore e una crema al cortisone per la pelle martoriata dal sole. Quanto al cuore, “robusto”. Quanto ai polmoni, “forti”. Quanto al cervello, “ottimo” – almeno secondo il test cognitivo che lui stesso ha dichiarato di aver superato “azzeccando tutte le risposte”. Che poi siano le stesse del 2020 (quella con il famoso “person, woman, man, camera, TV”), nessuno ha indagato.
Calo di peso sensibile rispetto al 2019: dai 110,2 kg si è scesi ai 101,6 (il presidente è alto 1,90). Non grazie alla quinoa o allo yoga, ma a uno stile di vita “attivo”, che comprende “frequenti vittorie a golf”, astinenza da alcol e fumo, e abbondanti dosi di hamburger. Perché sì, l’unico vizio ammesso rimane la passione per il fast food e la carne rossa. “Sto benissimo”, ha detto lasciando Washington per il test di routine in Florida, dove probabilmente l’ha atteso un Big Mac con bandierina a stelle e strisce.
Non è la prima volta che i medici di Trump si lasciano andare a dichiarazioni da comizio. Memorabile il 2015, quando il dottor Harold Bernstein dichiarò che Trump sarebbe stato “l’individuo più sano mai eletto presidente”. Salvo poi confessare alla CNN che era stato proprio Trump a dettargli la lettera. E che dire del 2018, quando Ronny Jackson – oggi parlamentare repubblicano – disse che, con una dieta più equilibrata, Trump avrebbe potuto vivere fino a 200 anni? D’altronde, per un uomo che ha superato due impeachment, una pandemia e un’elezione tra le più controverse della storia americana, oltre che un’attentato, sembrare immortale è il minimo. O, almeno, raccontarlo agli altri.
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