Violentata all'asilo dallo zio, lo denuncia dopo quasi 15 anni

Per anni si è tenuta tutto dentro. Neanche agli psicologi ha raccontato gli abusi cominciati quando aveva solo 5 anni. Poi, molto tempo dopo, si è confidata durante una visita ginecologica: «Mio zio mi ha violentata». Così è partita un’inchiesta, sfociata in un processo celebrato in tribunale con il rito abbreviato. E il pubblico ministero, Barbara Badellino, ha chiesto una condanna a 6 anni di carcere per lo zio.

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I protagonisti di questa vicenda, oggi, hanno 20 e 37 anni. Ma ne avevano 5 e 22 nel 2010, quando sono iniziati gli abusi raccontati dalla nipote. Che, una volta raccontato tutto al ginecologo nel 2022, ha accettato di ricostruire con gli inquirenti quello che era successo in quegli anni terribili. Quando lo zio, marito della sorella della mamma, si è approfittato di lei.

Il problema era emerso anche in casa ma nessuno aveva avuto il coraggio di denunciare per paura che la bambina venisse allontanata dalla famiglia. E l’accaduto è arrivato alle orecchie della Procura solo dopo la segnalazione del ginecologo. La ragazza ha poi rievocato i singoli episodi, collegandoli ai cambi di casa, e ha permesso di arrivare al processo (dove lei e la sua famiglia hanno scelto di non costituirsi parte civile). Non chiedono risarcimenti, vogliono solo dimenticare quello che è successo ormai tanto tempo fa. Ma ora lo zio rischia una condanna pesante: «Noi abbiamo chiesto l’assoluzione - considera l’avvocato Giuseppe Cosentino, che difende l’imputato - Il mio assistito si dichiara totalmente estraneo da ogni accusa».