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Dopo la trasmissione Kilimangiaro

Quando la Tv fa miracoli e il borgo di Aglié va in Paradiso, ma le campane non suonano a festa, ecco perché

Il borgo è più bello: frotte di turisti visitano il paese, il Castello Ducale, il Meleto di Gozzano, i portici e riempiono bar e trattorie

Quando la Tv fa miracoli e il borgo di Aglié va in Paradiso, ma le campane non suonano a festa, ecco perché

Aglié meta turistica

Non c’è dubbio che il secondo posto ottenuto nella classifica il “Borgo dei Borghi” della trasmissione di Rai 3 Kilimangiaro abbia portato ad Aglié evidenti benefici. Dal giorno dopo Pasquetta, il borgo del Canavese è stato preso d’assalto dai turisti. Ne hanno beneficiato anche i paesi vicini, per cui il piazzamento di Aglié è stata linfa per l’intero Canavese. In verità il primo giorno dell’assalto turistico ha trovato il paese un po’ impreparato, qualche negozio chiuso e certamente qualcosa della macchina organizzativa non ha funzionato. D’altra parte il sindaco ha spiegato: «Non è facile mettere a posto ogni cosa in sole nove ore», anche perché la sera precedente nessuno poteva immaginare la performance televisiva. In ogni caso, in poco tempo, ogni cosa è stata messa in ordine e, nei giorni successivi, i turisti hanno potuto amabilmente scoprire il borgo e trovare conforto in bar, ristoranti, negozi di alimentari, panetterie e pasticcerie, oggi contrassegnati da targhe che l’amministrazione comunale ha fatto installare di fronte ad ogni bottega. Anche la Pro Loco ha messo in campo le migliore risorse per informare i turisti e proporre itinerari e viste (dal Castello al Meleto, la casa di Guido Gozzano un po’ trascurata dalla trasmissione Tv). In via sperimentale alcune vie del centro, compreso il viale alberato che costeggia il castello ducale (detto la rampa), sono state chiuse al traffico e ciò ha creato un indiscutibile valore aggiunto allo scenario del borgo.

Non solo, nell’ampia piazza Castello sono stati installati gazebo da parte dei commercianti, adibiti alla vendita di prodotti locali quali i torcetti, la cui ricetta originale è stata “inventata” da un panettiere alladiese, Francesco Pana, e oggi patrimonio di tutte le pasticcerie del borgo. A fine settembre, terminata la stagione estiva, nel corso della quale sono previste sagre, feste, concerti e mercatini, Succio farà un primo bilancio, quantomeno numerico, riguardo l’impulso turistico ottenuto attraverso la presenza del borgo a Kilimagiaro. Non secondaria anche l’attività di manutenzione straordinaria che in questo periodo, attraverso il rinnovo del manto stradale di alcune strade, il Comune ha intrapreso. Resta aperta la questione del “Campanile Antico” di gozzaniana memoria, fermo da più di un anno (l’orologio non funziona e le campane non rintoccano - tranne, in via eccezionale e parzialmente, durante la Pasqua). Per ripristinare “cioche e mustra” è necessario ricostruire le scale della torre e la spesa è notevole. Il parroco ha indetto una sottoscrizione e il Comune ha dichiarato che parteciperà alle spese, ma è da chiarire quale sia la proprietà del campanile (quindi la titolarità del spesa): è della parrocchia? Oppure del Municipio, in quanto Torre Civica (in passato, infatti, il campanaro veniva stipendiato dal Comune), oppure appartiene allo Stato e ne è responsabile la Soprintendenza?

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