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Così la Cina crea la pioggia: i droni che fanno piovere 30 piscine in un giorno

Un esperimento nello Xinjiang ha aumentato le precipitazioni del 4% grazie a un sistema di droni che insemina le nuvole con ioduro d’argento. Ecco come funziona la tecnologia meteo che cambia il clima.

Così la Cina crea la pioggia: i droni che fanno piovere 30 piscine in un giorno

Drone

Nella provincia cinese dello Xinjiang, una delle più aride del Paese, una flotta di droni ha modificato artificialmente il clima provocando un aumento delle precipitazioni superiore al 4% in un solo giorno. L'esperimento, guidato dall'ingegnere Li Bin della China Meteorological Administration (CMA), si è svolto su un'area di oltre 8.000 chilometri quadrati, equivalente all’intera superficie della Corsica.

Il risultato? Oltre 70.000 metri cubi di pioggia supplementare, una quantità d’acqua sufficiente a riempire 30 piscine olimpioniche, ottenuta grazie all’utilizzo di appena un chilogrammo di ioduro d’argento.

La tecnica impiegata, nota come cloud seeding, consiste nell’inseminare le nuvole con agenti chimici che favoriscono la formazione delle gocce di pioggia. In questo caso, la sostanza usata è lo ioduro d’argento, una polvere sei volte più densa dell’acqua, dispersa nell’atmosfera sotto forma di fumo.

Due modelli di droni di medie dimensioni hanno raggiunto i 5.500 metri di quota effettuando quattro voli consecutivi sopra le praterie di Bayanbulak. La polvere, rilasciata a una velocità di 0,28 grammi al secondo, ha generato l'effetto desiderato: precipitazioni più abbondanti e diffuse.

I ricercatori hanno utilizzato tre metodi per validare l’efficacia dell’intervento. Gli spettrometri per gocce d’acqua hanno rilevato che il diametro medio delle gocce è aumentato da 0,46 mm a 3,22 mm dopo la semina. Le immagini satellitari, inoltre, hanno evidenziato un raffreddamento della superficie delle nuvole fino a 10 °C e una crescita verticale delle stesse di circa 3 chilometri, tutti segnali di un’intensificazione dell’attività meteorologica.

Un’analisi statistica su 50 anni di dati climatici ha confermato un incremento stimato di 78.200 metri cubi di pioggia, pari a un +3,8% rispetto alle medie storiche.

Il progetto, attivo dal 2021, integra 24 stazioni terrestri automatizzate con satelliti e droni in un sistema complesso che consente operazioni meteo mirate durante tutto l’anno e in ogni stagione. Secondo gli autori dello studio, i vantaggi di questa tecnologia includono la maggiore sicurezza operativa, la precisione nel controllo e la possibilità di interventi tridimensionali su larga scala.

La Cina non è nuova a queste pratiche. Operazioni simili sono state già realizzate in province come Guizhou, Shanghai, Gansu e Sichuan, sempre con l’obiettivo di contrastare siccità, desertificazione e ritiro dei ghiacciai.

Gli scienziati cinesi sottolineano la necessità di ulteriori studi per comprendere appieno l’efficacia e l’impatto del cloud seeding. Saranno fondamentali simulazioni numeriche più complesse, in grado di variare parametri come altitudine, tempistiche e quantità di ioduro d’argento impiegato, per quantificare in modo preciso il contributo di ciascun fattore alle precipitazioni indotte.

La sperimentazione nello Xinjiang apre scenari significativi per la gestione delle risorse idriche in zone a rischio climatico. Resta da capire quanto queste tecnologie potranno essere applicate su scala più ampia e con quali conseguenze ambientali nel lungo periodo.

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