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Cronaca
05 Maggio 2025 - 13:05
Carmine De Simone, fratello di Jacopo
Riccardo dormiva nella sua casa a Borgo Santa Caterina. Quando la compagna lo ha svegliato per dirgli che c’era una rissa sotto casa. Pochi minuti dopo era in strada. Pochi istanti ancora, e un coltello gli trafiggeva la schiena. A impugnarlo, secondo quanto ricostruito, un ragazzo di 18 anni: Jacopo De Simone. Ora è in carcere. Riccardo invece non c’è più.
Jacopo De Simone è stato arrestato con l'accusa di aver accoltellato a morte Riccardo Claris, un ventiseienne laureato in economia. La lite, scoppiata tra tifosi dell'Atalanta e dell'Inter, è degenerata in una rissa che ha visto Jacopo impugnare un coltello, presumibilmente per difendere il fratello minore. Ma la sua versione è ancora tutta da verificare. Quando i carabinieri sono arrivati in via dei Ghirardelli, Jacopo non ha opposto resistenza: le sue mani e la sua felpa erano ancora sporche di sangue.
Solo due mesi prima, il fratello maggiore, Carmine Francesco De Simone, era stato arrestato per un altro omicidio. A marzo, Carmine aveva confessato di aver ucciso Luciano Muttoni a Valbrembo, un uomo che credeva benestante ma che in realtà viveva di aiuti della Caritas. La rapina, che avrebbe dovuto fruttare 50 euro e una vecchia Golf, si è trasformata in un omicidio brutale. Carmine, insieme all'amico Mario Vetere, aveva pianificato il colpo con una freddezza inquietante: passamontagna in testa, cocaina per darsi coraggio e una pistola finta per intimorire la vittima. Ma la situazione è sfuggita di mano, e Muttoni è stato colpito alla testa, lasciato a morire sul pavimento di casa sua. Ora, entrambi i fratelli De Simone si trovano in carcere, separati da cinquanta chilometri. Jacopo è detenuto a Brescia, mentre Carmine sconta la sua pena a Bergamo.
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