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Cronaca
07 Maggio 2025 - 17:50
Repertorio
Un professore delle scuole superiori è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver avuto rapporti sessuali con due studentesse minorenni, di 15 e 16 anni. Le indagini, avviate nell'autunno scorso ad Asti, hanno portato alla luce una realtà che nessuno avrebbe voluto immaginare.
Tutto è iniziato quando una delle due ragazze ha trovato il coraggio di confidarsi con un altro insegnante, rivelando la natura dei rapporti con il professore. Questo gesto di fiducia ha innescato una serie di indagini che hanno coinvolto il Gip del tribunale di Asti, il quale ha emesso un decreto di giudizio immediato nei confronti dell'insegnante. Le accuse non riguardano atti di violenza fisica, ma l'abuso della posizione di autorità che il docente ricopriva nei confronti delle sue allieve.
Gli atti sessuali contestati non si sarebbero svolti all'interno delle mura scolastiche, ma in luoghi privati come l'abitazione del docente e parchi pubblici. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore strato di complessità al caso, poiché evidenzia come l'abuso di fiducia possa manifestarsi anche al di fuori del contesto scolastico. La comunità si interroga su come sia stato possibile che tali eventi siano avvenuti senza che nessuno se ne accorgesse.
La notizia ha suscitato reazioni contrastanti all'interno dei cittadini. Da un lato, c'è chi esprime solidarietà alle vittime e alle loro famiglie, dall'altro, emergono sentimenti di rabbia e delusione nei confronti di un sistema che avrebbe dovuto proteggere i giovani. La capogruppo di Fratelli d'Italia ha commentato la vicenda sottolineando come la violenza e l'aggressività siano fenomeni che, purtroppo, non conoscono limiti.
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