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L'arresto

Arrestato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola: avrebbe ricevuto una tangente durante una cena

Blitz della guardia di finanza in un ristorante: fermato in flagranza mentre incassava 6.000 euro insieme a un collaboratore

Arrestato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola: avrebbe ricevuto una tangente durante una cena

Serata movimentata, martedì, per il Comune di Sorrento. Il sindaco Massimo Coppola, 47 anni, è stato arrestato dalla guardia di finanza con l’accusa di induzione indebita a dare denaro. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato, durante una cena con un imprenditore, nel corso della quale Coppola sarebbe stato colto mentre riceveva una somma di denaro in contanti.

Al momento dell’intervento dei finanzieri, il sindaco e un suo stretto collaboratore, Francesco Di Maio, avevano con sé 6.000 euro in contanti. L’ipotesi dell’accusa è che si tratti di una tranche di un pagamento più ampio concordato in cambio della concessione di un appalto pubblico. La procura ha aperto un’indagine che punta a fare chiarezza su eventuali pressioni indebite esercitate dal primo cittadino. Il reato contestato – induzione indebita a dare o promettere utilità – si configura quando un pubblico ufficiale induce, e non costringe, qualcuno a elargire denaro o altri vantaggi. Si distingue dalla concussione, che implica una vera e propria costrizione o abuso diretto dei poteri.

Massimo Coppola, avvocato di professione, era stato eletto sindaco di Sorrento nel 2020, alla guida di una coalizione composta da liste civiche con l’appoggio, al secondo turno, anche del Partito Democratico. L’arresto ha già provocato forti reazioni politiche e istituzionali, e si attendono nelle prossime ore ulteriori sviluppi. La magistratura sta valutando la convalida del fermo, mentre proseguono gli accertamenti sui contenuti degli appalti coinvolti e sul ruolo di eventuali altri soggetti.

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