Spari davanti alla sede della CIA: ferita una donna, è stata attivata la procedura d’emergenza

Un’esplosione improvvisa di tensione ha turbato la quiete dell’alba a Langley, in Virginia. Intorno alle 4:00 di giovedì mattina (le 10:00 in Italia), le guardie di sicurezza in servizio al quartier generale della CIA hanno aperto il fuoco contro una donna nei pressi dell’ingresso principale del complesso. Secondo quanto riferito dalla NBC, la donna è rimasta ferita, ma non sarebbe in pericolo di vita. L’episodio ha fatto immediatamente scattare l’alerta nell’area, considerata tra le più sorvegliate d’America.

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Le ragioni che hanno portato all’uso delle armi restano al momento sconosciute. Un portavoce dell’intelligence ha parlato di un generico “incidente di sicurezza” e ha invitato il personale a evitare l’accesso principale alla struttura, suggerendo percorsi alternativi. Intanto, la zona di Dolley Madison Boulevard, a McLean, è stata parzialmente chiusa al traffico, con l’intervento tempestivo degli agenti della contea di Fairfax a supporto del controllo dell’area.

Il quartier generale della CIA, noto per ospitare alcune delle menti più strategiche dell’intelligence statunitense, impiega oltre 20.000 persone ed è un obiettivo sensibile. Qualsiasi violazione dei protocolli di sicurezza genera immediatamente una risposta armata e coordinata.

Il caso arriva a poche ore di distanza da un altro episodio di sangue che ha scosso Washington. Mercoledì sera, due membri dello staff dell’ambasciata israeliana sono stati uccisi a colpi di pistola dopo aver partecipato a un evento presso un museo ebraico. Il sospettato, al momento dell’arresto, avrebbe urlato “Free, free Palestine”. Le autorità federali stanno ancora indagando e, sebbene al momento non vi siano elementi concreti che colleghino i due eventi, il clima è chiaramente teso.

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Interpellata da CNBC, la CIA ha preferito non fornire ulteriori dettagli. “C’è stato un incidente di sicurezza a cui le forze dell’ordine hanno prontamente risposto nei pressi del quartier generale della CIA”, è stata la dichiarazione laconica di un portavoce.