Strage di migranti al largo della Grecia: incriminati 17 membri della Guardia costiera

Diciassette membri della Guardia costiera greca sono stati formalmente incriminati per il presunto ruolo nel tragico naufragio del peschereccio Adriana, affondato nel Mar Ionio nella notte tra il 13 e il 14 giugno 2023. A bordo si trovavano centinaia di persone migranti partite dalla Libia e dirette in Italia: secondo le stime, almeno 500 sono disperse, 82 i corpi recuperati e solo 104 le persone sopravvissute.

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Secondo le indagini del tribunale navale del Pireo, il peschereccio sarebbe rimasto alla deriva per oltre 15 ore senza ricevere soccorso dalla guardia costiera greca, nonostante fosse stato avvistato e segnalato da Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere. Una volta intervenuta, la motovedetta greca avrebbe tentato di trainare l’imbarcazione verso le acque di competenza italiana, contribuendo al suo capovolgimento. Tra gli indagati anche il comandante della motovedetta coinvolta. Le accuse mosse comprendono omissione di soccorso, negligenza e comportamenti che potrebbero configurare responsabilità dirette nel disastro.

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