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Cronaca
28 Maggio 2025 - 23:40
La riforma del concordato preventivo biennale è in fase di definizione presso il ministero dell’Economia con l’obiettivo di introdurre misure che evitino la decadenza automatica in caso di irregolarità sanate tempestivamente tramite avvisi bonari. Nel decreto legislativo, atteso al prossimo Consiglio dei ministri, saranno inseriti rilievi del Parlamento volti a rendere più conveniente il pagamento anticipato e concordato delle imposte per il biennio 2025-2026. Questa revisione si rende necessaria in seguito alle adesioni inferiori alle aspettative per il 2024, penalizzate dalla rigidità delle norme che prevedono la decadenza anche per piccoli errori fiscali.
Secondo quanto ricostruito da “Italia Oggi”, sarà probabilmente introdotta la possibilità di sanare le irregolarità entro 60 giorni, garantendo così maggiore margine di manovra ai contribuenti. Una delle novità riguarderà anche la proposta dell’Agenzia delle Entrate in merito al rapporto tra reddito presunto e pagelle fiscali, con la possibile introduzione di parametri differenziati basati sul “voto” di affidabilità fiscale dell’azienda.
Sul fronte della riapertura del ravvedimento speciale, la discussione è più accesa: l’obiettivo è estendere la sanatoria anche all’anno d’imposta 2023. La decisione finale su questo punto è prevista nel prossimo Consiglio dei ministri, come anticipato dal viceministro Maurizio Leo durante il Festival dell’Economia di Trento.
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