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Curiosità

Vuoi risparmiare davvero? Prova il Kakebo

Dall’Estremo Oriente un metodo zen che rende il budget… più felice

Vuoi risparmiare davvero? Prova il Kakebo

Chi l’avrebbe mai detto che un semplice quaderno potesse diventare il tuo migliore alleato per risparmiare? Eppure, in un mondo sempre più digitale e caotico, sta tornando alla ribalta un metodo antico, zen e sorprendentemente efficace: il Kakebo, l’arte giapponese del risparmio consapevole.

La parola “Kakebo” (o “Kakeibo”) si traduce letteralmente come libro mastro di famiglia. Nasce in Giappone all’inizio del Novecento, grazie a Motoko Hani, prima giornalista donna del Paese, che pubblicò il metodo su una rivista nel 1904 per aiutare le casalinghe a gestire meglio le finanze domestiche. E oggi, più di un secolo dopo, questo piccolo strumento cartaceo conquista anche noi occidentali, attratti dalla sua semplicità e dal suo tocco mindful.

Niente app, niente Excel. Il Kakebo funziona con carta e penna. Sì, proprio quella vecchia agenda o quaderno che magari avevi dimenticato in fondo a un cassetto. Il concetto è semplice e quasi rivoluzionario nella sua umiltà: scrivere a mano ogni entrata e uscita ci costringe a rallentare e riflettere. Ogni euro speso viene osservato, analizzato, metabolizzato. Così diventa molto più facile capire dove vanno i nostri soldi… e magari farli restare un po’ di più con noi.

Come funziona, in pratica?

Il metodo si sviluppa su base mensile. All’inizio del mese ti siedi con il tuo quaderno (magari con una bella tazza di tè giapponese per entrare nell’atmosfera) e annoti:

  • Quanto guadagni

  • Quali spese fisse hai (affitto, bollette, abbonamenti…)

  • Quanto vorresti risparmiare

Poi si parte con il monitoraggio quotidiano delle spese. Ogni giorno, ogni settimana, ogni fine mese: registri tutto, fai il punto e – sorpresa! – inizi a conoscere davvero le tue abitudini di spesa. Non solo numeri: nel Kakebo c’è spazio anche per riflessioni, pensieri, piccoli bilanci personali. È un diario finanziario con un’anima.

Dopo qualche settimana di pratica, il Kakebo diventa una sorta di specchio: ti mostra chiaramente dove e come spendi, se hai un debole per i concerti o se il tuo budget finisce tutto in cene fuori. Ma non c’è giudizio, solo consapevolezza. E con quella, arriva la possibilità di scegliere meglio. Vuoi continuare così o vuoi cambiare qualcosa? Il bello è che la decisione è tutta tua.

Usare il Kakebo è come fare yoga per il portafoglio: serve costanza, ma i benefici si vedono. Mese dopo mese, impari a risparmiare senza sacrifici drammatici, a distinguere i desideri reali dalle spese impulsive, e – perché no – a mettere via quei soldi che sembravano sempre “sparire”.

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