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VOTO O NON VOTO?

Referendum? «Bisogna votare per il futuro»

Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte, spiega perché andare alle urne

Referendum? «Bisogna votare per il futuro»

Un referendum che divide. Tra opinioni contrastanti, il dilemma dei cittadini non è tanto a cosa dare la propria preferenza, ma è: votare o non votare? Il sindacalista torinese, Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte, risponde.

Perché il referedum?
«Quattro quesiti per cambiare il futuro dei lavoratori», ha esordito il segretario.
«Il Governo ci aveva promesso migliori salari e occupazione, invece ci troviamo in una situazione di precarietà e stipendi bassi. Evidentemente le cose non hanno funzionato, è il momento di cambiare la legge partendo proprio da queste quattro domande, a cui si aggiunge la questione della cittadinanza a cui voteremo sempre «Sì». Bisogna ripartire dal reintegro lavorativo: in Piemonte se vieni licenziato ingiustamente e hai ragione ricevi al massimo un indennizzo di 6 mesi, noi pensiamo sia necessario attuare un reintegro (almeno nelle aziende sopra i 15 dipendenti). Le  imprese lavorano sotto organico, e i lavoratori si ritrovano a fronteggiare situazioni precarie. Ne va anche della dignità personale. Senza l’indeterminato le persone non riescono ad ottenere i mutui, non possono trovare casa, sposarsi... Senza i contratti indeterminati non si è liberi. Un altro punto importantissimo riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro: la maggior parte degli infortuni sul lavoro accade in casi di subappalto. Ci sono troppe morti e troppi precari. Brandizzo ne è un tragico esempio. Nel nostro Paese, stando alle statistiche, ogni giorno tre lavoratrici o lavoratori muoiono sul lavoro».


Perché andare a votare?
«Perché per un giorno possiamo essere tutti parlamentari. Non stiamo votando né per eleggere qualcuno né per un partito. Negli anni hanno sbagliato sia destra che sinistra, ma ora possiamo noi fare la legge. L’obiettivo è raggiungere il quorum. Votiamo per noi, per i nostri figli, per il futuro».

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