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Tragedia a Graz: sparatoria in una scuola, 11 morti e numerosi feriti

Un ex studente di 21 anni apre il fuoco in una scuola superiore, lasciando il paese sotto shock

Tragedia a Graz: sparatoria in una scuola, 11 morti e numerosi feriti

Graz, la seconda città austriaca per numero di abitanti, è sotto shock dopo una tragica sparatoria avvenuta in una scuola superiore. Un ex studente di 21 anni ha fatto irruzione, armato di una pistola e un fucile da caccia detenuti legalmente, e ha aperto il fuoco in due classi della scuola Borg (sigla di Bundes-Oberstufenrealgymnasium). Il bilancio provvisorio è di 11 morti, incluso il presunto killer, che si è suicidato nel bagno dell'edificio. Le autorità riferiscono che ci sono anche 12 feriti, alcuni dei quali in condizioni gravi.

L'attacco è avvenuto alle 10 del mattino, quando l’uomo è entrato nell’edificio e ha cominciato a sparare. Il direttore della polizia della Stiria, Gerald Ortner, ha confermato che il presunto autore dell’attacco si è tolto la vita nei bagni della scuola. Il giornale Kronen Zeitung ha riportato che alcune delle 12 persone ferite sono in condizioni critiche, e uno dei feriti è deceduto in ospedale poche ore dopo l’incidente.

Il cancelliere austriaco Christian Stocker ha decretato tre giorni di lutto nazionale, con le bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici. "Oggi è un giorno buio per la storia del nostro Paese", ha dichiarato Stocker, aggiungendo che l’attacco alla scuola di Graz rappresenta una tragedia nazionale. "Questo atto incomprensibile ha improvvisamente causato la morte di 9 persone. Non ci sono parole per esprimere il dolore, lo sgomento e il cordoglio provati da tutta l’Austria", ha concluso il cancelliere, poco prima che il bilancio venisse aggiornato a 10 morti.

Nel pomeriggio, le forze dell'ordine hanno perquisito l’abitazione dell'attentatore, che non aveva completato gli studi al Borg, e lì sono stati trovati una lettera d'addio. Il paese è stato scosso dalla scoperta della motivazione dietro l’atto violento, anche se al momento le motivazioni precise rimangono incerte.

Nel frattempo, la Croce Rossa ha fornito supporto psicologico a almeno 300 studenti e 200 genitori, che sono stati colpiti direttamente dall’attacco. La comunità è devastata da una tragedia che ha scosso profondamente la città e l'intero paese.

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