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La tragedia

Tivoli, spari durante una partita under 13: donna ferita al polso, arrestato un uomo armato

Tragedia sfiorata al centro sportivo Villa Adriana: il 56enne ha tentato di aprire il fuoco contro la polizia. Nella sua abitazione trovate pistole, munizioni, un arco e frecce

Tivoli, spari durante una partita under 13: donna ferita al polso, arrestato un uomo armato

Tivoli, provincia di Roma, ore 20.30 di ieri sera. Una tranquilla partita di calciotto under 13 si è trasformata in un incubo quando una donna è stata colpita al polso da un proiettile vagante mentre assisteva all’incontro al centro sportivo Villa Adriana Calcio, in strada Rocca Bruna. Trasportata d'urgenza in ospedale, le è stata assegnata una prognosi di 30 giorni.

Le prime ricostruzioni indicano che i colpi sarebbero partiti da un villino poco distante, in via Filippo Guglielmi, dove la polizia ha fatto irruzione su segnalazione di alcuni testimoni. All’interno dell’abitazione, circondata da impalcature, gli agenti hanno trovato due persone: uno dei due, un italiano di 56 anni originario di San Severo (Foggia), ha mostrato da subito un comportamento ostile.

Durante la perquisizione, con la scusa di sistemare il cane, l’uomo è rientrato in casa, ha aperto un comodino e ha afferrato una pistola. Si è poi voltato verso i poliziotti, tentando di fare fuoco. Solo il pronto intervento degli agenti ha evitato il peggio: l’uomo è stato bloccato e disarmato. L’arma aveva un colpo in canna e un caricatore con sei cartucce. Accanto, un’altra pistola, anch’essa carica, ma senza caricatore.

Durante l’ispezione sono emerse anche altre armi illegali: nella camera dell’altra persona presente, una scacciacani modificata, due pistole storiche con matricole illeggibili, 29 frecce, un arco professionale e una scatola con 17 cartucce calibro 7,65, lo stesso tipo di munizione che avrebbe ferito la donna.

Il 56enne è stato arrestato e trasferito al commissariato di San Basilio. Dovrà rispondere di tentato omicidio, detenzione abusiva di armi, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Resta per ora ignoto il movente del gesto, ma è forte il sospetto che si tratti di un episodio di estrema pericolosità, fortunatamente sventato prima che si trasformasse in tragedia. Le indagini proseguono.

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