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Il caso

Matteo Formenti, 37 anni, residente a Chiari (Brescia), è stato trovato morto il 25 giugno in un bosco alle pendici del Monte Orfano

Accertato il suicidio poco dopo il ritrovamento del corpo, individuato non lontano dall’auto con cui si era allontanato due giorni prima

Matteo Formenti, 37 anni, residente a Chiari (Brescia), è stato trovato morto il 25 giugno in un bosco alle pendici del Monte Orfano

Matteo Formenti (foto tratta dal profilo Facebook del sindaco Gabriele Zotti)

Matteo Formenti, 37 anni, residente a Chiari (Brescia), è stato trovato morto il 25 giugno 2025 in un bosco alle pendici del Monte Orfano, nel territorio di Cologne. Gli inquirenti hanno accertato il suicidio poche ore dopo il ritrovamento del corpo, individuato non lontano dall’auto con cui si era allontanato due giorni prima. Il decesso è avvenuto mentre pendeva su di lui un’indagine per omicidio colposo legata all’annegamento di Michael Consolandi, 4 anni, avvenuto il 20 giugno all’interno dell’acquapark “Tintarella di Luna” di Castrezzato.

Formenti, diplomato in Scienze Motorie, lavorava da oltre un decennio come assistente bagnanti stagionale in piscine pubbliche e parchi acquatici della provincia di Brescia; il brevetto di categoria “B – mare e acque interne” gli era stato rinnovato dall’Associazione Italiana Salvamento nel 2024. Parallelamente svolgeva turni come cameriere in bar e ristoranti locali e partecipava come volontario all’organizzazione del Palio delle Quadre, manifestazione storica di Chiari. Era descritto da colleghi e conoscenti come «scrupoloso e poco incline alle distrazioni» durante l’attività di sorveglianza, nonché assiduo frequentatore di una palestra cittadina.

Il giorno dell’incidente il bambino era in vasca con il padre; secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, il piccolo sarebbe sfuggito al controllo per alcuni minuti finendo in una zona d’acqua profonda 120 centimetri. Formenti e altri due bagnini lo avrebbero recuperato in stato di incoscienza, avviando le manovre di rianimazione in attesa dell’eliambulanza. Il minore è deceduto il 22 giugno all’ospedale Civile di Brescia. Nei giorni successivi la Procura ha disposto il sequestro dei telefoni degli operatori per verificare eventuali distrazioni dovute all’uso di dispositivi elettronici e ha nominato un consulente per valutare il rispetto del rapporto numerico bagnini/utenti previsto dal decreto ministeriale 18/03/1996.

L’ondata di commenti sui social, spesso con toni accusatori, ha spinto il sindaco di Chiari a invitare la cittadinanza alla prudenza, ricordando che la responsabilità penale sarebbe stata accertata solo al termine delle indagini. Formenti, che viveva con i genitori, era stato iscritto nel registro degli indagati insieme agli altri due assistenti bagnanti e al padre del bambino, atto previsto per consentire la presenza di eventuali periti di parte. L’autopsia sul corpo di Formenti e l’esame tossicologico, già disposti dalla Procura, mirano a confermare le cause della morte e a escludere concause esterne.

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