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la tragedia nel canavese
02 Luglio 2025 - 14:15
Era il 14 giugno 2025 quando i carabinieri della compagnia di Ivrea sono intervenuti in un appartamento di Fiorano Canavese, su segnalazione dell'amministratore del condominio. L'uomo, preoccupato per le condizioni dell'abitazione e del suo inquilino, aveva richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Quello che i carabinieri hanno trovato al loro arrivo è stato un quadro desolante: due gatti morti, vittime di fame e sete, e altri felini che erano stati portati via da una persona poco prima dell'arrivo delle autorità.
L'appartamento in questione era già noto per la sua situazione precaria. L'inquilino, un italiano residente a Fiorano Canavese, si trovava sotto sfratto, un dettaglio che aggiunge un ulteriore strato di complessità alla vicenda. La condizione di disagio economico e sociale dell'uomo potrebbe aver contribuito alla sua incapacità di prendersi cura degli animali, ma questo non giustifica in alcun modo la sofferenza inflitta a esseri viventi innocenti
L'uomo risiede ancora in quell'appartamento ed è attualmente sotto sfratto, un aspetto che aggiunge ulteriore preoccupazione alla vicenda. Si tratta di una condizione di profondo degrado sociale e materiale, che tuttavia non può in alcun modo giustificare l'abbandono e la morte di esseri viventi lasciati senza alcuna forma di assistenza. I due gatti, infatti, non sono semplicemente "morti": sono deceduti per inedia, circostanza sufficiente a configurare un reato.
In Italia, il maltrattamento degli animali è un reato previsto dall'articolo 544-ter del codice penale, che prevede pene che possono giungere fino a 18 mesi di reclusione, o estendersi a 30 mesi nel caso in cui le vittime animali muoiano, come avvenuto in questa circostanza. La denuncia è stata attivata automaticamente a seguito dell'intervento dei carabinieri, e attualmente spetta alla procura stabilire se siano necessari ulteriori approfondimenti, come una consulenza veterinaria per determinare le cause del decesso.
Resta tuttavia da chiarire la sorte degli altri gatti, prelevati da un individuo rimasto anonimo. Sono stati salvati? Sono ancora in vita? Per quale motivo quest'uomo si è allontanato prima dell’arrivo delle autorità? Il caso ha suscitato una forte indignazione, sia tra gli abitanti del condominio che tra le organizzazioni animaliste del luogo. Da tempo queste ultime denunciano come i maltrattamenti nei contesti domestici rappresentino fenomeni sommersi, che emergono soltanto a seguito di segnalazioni esterne, come è accaduto a Fiorano. Le autorità locali mantengono il silenzio.
Tuttavia, quanto avvenuto a Fiorano Canavese ricorda a tutti noi che la crudeltà non sempre si manifesta in gesti eclatanti. A volte si consuma lentamente, tra le mura di un appartamento, dove due gatti sono stati lasciati morire privi di cibo e acqua. In un silenzio agghiacciante, nell’indifferenza totale.
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