Zippo ancora in ospedale: interrogatorio rinviato per la terza volta

L’interrogatorio di garanzia per Giovanni Zippo è stato rinviato. A chiedere lo slittamento è stata la direzione sanitaria del Cto: la guardia giurata 40enne, accusata di omicidio volontario con dolo eventuale, deve essere sottoposta a un intervento chirurgico per le ustioni riportate durante l’incendio che lui stesso avrebbe appiccato. L’esplosione, avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 giugno in una palazzina di via Nizza, è costata la vita a Jacopo Peretti, 33 anni, morto nel sonno, soffocato dalle fiamme. “I medici – scrive la giudice per le indagini preliminari Benedetta Mastri – hanno sottolineato come sembrerebbe pregiudizievole sottoporlo a interrogatorio, anche in virtù dell’utilizzo previsto dell’anestesia totale”. La nota è stata trasmessa al tribunale nella tarda serata di ieri. L’interrogatorio, inizialmente previsto per oggi, era stato spostato a domani, 10 luglio. Ma un ulteriore aggiornamento nella mattinata ha fissato la nuova data: venerdì mattina. Giovanni Zippo, difeso dall’avvocato Basilio Foti, non ha ancora parlato formalmente davanti ai magistrati. Ma avrebbe già ammesso le proprie responsabilità in colloqui informali con i familiari, con i genitori e con lo stesso legale. Ha detto. Secondo gli inquirenti, il gesto sarebbe stato volontario. La procura contesta l’omicidio volontario con dolo eventuale e il crollo doloso di edificio. L’esplosione ha sventrato un’intera ala del palazzo. Per Jacopo Peretti, che dormiva in un alloggio al piano superiore, non c’è stato scampo.

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