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Il caso

Evasione Cavallari: diffuse nuove foto segnaletiche, ma del 26enne nessuna traccia

Le ricerche continuano senza sosta. Gli inquirenti sospettano un supporto esterno e l’uso di un cellulare in carcere.

Evasione Cavallari: diffuse nuove foto segnaletiche, ma del 26enne nessuna traccia

Le forze dell’ordine sono ancora sulle tracce di Andrea Cavallari, 26 anni, protagonista di una clamorosa evasione avvenuta il 3 luglio scorso. Il ragazzo, detenuto nel carcere della Dozza per la tragica strage di Corinaldo — in cui morirono sei persone e ne rimasero ferite 58 — è riuscito a far perdere le sue tracce dopo aver ottenuto un permesso per presentare la sua tesi di laurea.

Gli investigatori ritengono sempre più probabile che Cavallari non abbia agito da solo. Si ipotizza infatti che, già prima della fuga, fosse in contatto con l’esterno tramite un telefono cellulare introdotto illegalmente in carcere.

Durante la giornata dell’evasione, Cavallari avrebbe avuto con sé un dispositivo anche mentre pranzava. Sulla base di questi elementi, la Procura ha aperto un’indagine per favoreggiamento, anche se per ora contro ignoti. È escluso il coinvolgimento dell’ex fidanzata, che secondo le prime verifiche non ha contatti con lui da almeno due anni.

Tra le piste al vaglio degli inquirenti c’è anche quella suggerita dal patrigno del ragazzo. L’uomo ha raccontato che un amico comune avrebbe dato un passaggio in auto a Cavallari, alla nonna e allo stesso patrigno, per poi riaccompagnare il detenuto in carcere. Ma qualcosa, evidentemente, non è andato come previsto.

Intanto, la questura di Bologna ha diffuso una nuova foto segnaletica di Cavallari, più aggiornata e nitida rispetto a quelle circolate in precedenza. Nonostante ciò, finora non sono arrivate segnalazioni utili e le ricerche dell’evaso continuano senza sosta.

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