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Piombino avvia la svolta: firmato l’accordo per una nuova acciaieria da 2,5 miliardi

Un progetto a basso impatto ambientale che promette 1.100 nuovi posti di lavoro e una produzione annua da 2,7 milioni di tonnellate di acciaio

Piombino avvia la svolta: firmato l’accordo per una nuova acciaieria da 2,5 miliardi

Giovedì 10 luglio è stato firmato l’accordo definitivo per la realizzazione di una nuova acciaieria a Piombino, un investimento da 2,5 miliardi di euro che rappresenta una delle più importanti operazioni industriali degli ultimi anni in Italia. Il progetto, frutto di una partnership pubblico-privata che coinvolge quattro ministeri, la Regione Toscana, il Comune di Piombino e le aziende Metinvest (gruppo ucraino leader in Europa nel settore siderurgico) e Danieli (multinazionale italiana specializzata nella produzione di impianti siderurgici), punta a rilanciare un’area fortemente segnata dalla crisi industriale.

Alla presenza del ministro Adolfo Urso, è stata siglata l’intesa per la gestione congiunta di Metinvest Adria S.p.A., la società che guiderà lo sviluppo del nuovo polo produttivo. L’accordo, che entrerà in piena vigore nella seconda metà del 2025, rappresenta un tassello fondamentale per rilanciare il sito siderurgico di Piombino e rafforzare la cooperazione industriale tra Italia e Ucraina.

Lo stabilimento, situato lungo 9 chilometri di costa, è il secondo centro siderurgico italiano per estensione dopo l’Ilva di Taranto. La sua storia è fatta di altiforni, produzioni di armi e munizioni, ma anche di periodi difficili, come lo spegnimento dell’altoforno nel 2014 e vari tentativi di rilancio, culminati nel 2018 con la cessione al gruppo indiano JSW e una lunga fase di cassa integrazione per 1.600 dipendenti.
Il nuovo impianto green sarà caratterizzato da forni ad arco elettrico alimentati principalmente da materiali riciclati, come rottami, ghisa e ferro ridotto, per una produzione annua stimata a 2,7 milioni di tonnellate di acciaio. Tra le infrastrutture previste, anche un centro per la lavorazione a freddo e strutture ausiliarie in linea con elevati standard ambientali e tecnologici.

Dal punto di vista finanziario, oltre all’ingente investimento privato, lo Stato, la Regione Toscana e Invitalia partecipano con 330 milioni di euro di fondi pubblici. La restante parte della costruzione sarà finanziata da istituti bancari e capitali internazionali. Si stima che la nuova acciaieria sarà in grado di dare lavoro a circa 1.100 persone, di cui 800 verranno ricollocate dall’ex stabilimento Lucchini, che oggi di proprietà JSW. Le selezioni saranno gestite direttamente da Metinvest Adria e si prevede l’avvio del reclutamento in concomitanza con la fase di costruzione e avviamento dell’impianto, previsto per la fine del 2028.
La costruzione di questo nuovo impianto si configura come un passo importante, volto a stimolare la crescita economica locale e a rafforzare il tessuto industriale del Paese.

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