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IL FATTO
14 Luglio 2025 - 13:51
Settimo Torinese. Dopo mesi di controlli e segnalazioni, il campo di via Moglia è stato sgomberato e le strutture abusive al suo interno sono state demolite. L’intervento, eseguito nei giorni scorsi, è il risultato di un’ordinanza del Comune di Settimo in seguito a una lunga serie di violazioni riscontrate dalle forze dell’ordine e dagli uffici tecnici. Il terreno, a uso agricolo, si trovava a ridosso dell’autostrada Torino-Milano e ospitava da circa vent’anni una comunità di 22 persone. Il lotto era di proprietà di una delle famiglie residenti, ma nel tempo erano state realizzate due strutture stabili, una delle quali su due piani, completamente arredate e costruite senza alcuna autorizzazione edilizia. Le accuse per i proprietari sono di lottizzazione abusiva. Il quadro emerso dai controlli è stato descritto dalle autorità come un «contesto di diffusa irregolarità e illegalità». A conferma di ciò, diversi episodi recenti hanno visto coinvolti alcuni residenti del campo. Tra questi, un sedicenne e un ventiduenne, sorpresi pochi giorni fa nel parcheggio della Pirelli di via Brescia a bordo di una Citroen C3 non intestata a loro, senza patente e con attrezzi da scasso nell’abitacolo. Entrambi sono stati denunciati. Stessa sorte, lo scorso gennaio, per altri due abitanti del campo che avevano tentato di sfuggire a un controllo e si erano schiantati contro un muretto: anche in quel caso, a bordo dell’auto erano stati trovati grimaldelli e altri strumenti da effrazione. «La demolizione è stata eseguita nel rispetto degli obblighi di legge e per garantire condizioni di maggiore sicurezza, anche per gli stessi residenti, che vivevano in un contesto non conforme dal punto di vista edilizio e igienico», ha spiegato il Comune in una nota. Dei 22 abitanti del campo, 15 si sono già spostati in un altro insediamento a Crescentino, mentre altri 7 sono ancora nelle roulotte rimaste nel terreno di via Moglia.
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