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moda e pubblicità

Nel Regno Unito Zara è stata censurata per pubblicità con modelle eccessivamente magre

Ordinata la rimozione di immagini considerate pericolose per la salute

Nel Regno Unito Zara è stata censurata per pubblicità con modelle eccessivamente magre

Nel Regno Unito si accende un nuovo dibattito sul ruolo delle immagini pubblicitarie nel mondo della moda. L’Advertising Standards Authority (ASA), l’ente britannico di autoregolamentazione delle pubblicità, ha imposto a Zara la rimozione di due immagini pubblicitarie giudicate problematiche. Le fotografie, pubblicate a maggio sul sito e sull’app del noto marchio, ritraevano due modelle che, secondo l’ASA, apparivano eccessivamente magre. Il motivo della censura risiede nella percezione, alimentata da pose, illuminazione e abbigliamento, che potesse trasmettere un’immagine di magrezza potenzialmente dannosa per la salute.

La decisione dell’Autorità è arrivata a seguito di un reclamo da parte di alcuni consumatori, che hanno evidenziato come quelle immagini possano contribuire a diffondere ideali di corpo irraggiungibili e pericolosi, soprattutto in un settore come quello della moda, già spesso criticato per i suoi standard estetici poco realistici. In risposta, Zara ha rimosso immediatamente le immagini incriminate ma ha sottolineato che entrambe le modelle hanno una lunga esperienza nel settore e sono state medicamente certificate come in buona salute.

Questa vicenda mette in luce la crescente attenzione verso i messaggi veicolati dai media e dalla pubblicità riguardo al corpo e alla salute, e il delicato equilibrio che le aziende devono mantenere per non alimentare stereotipi potenzialmente nocivi.
Il caso Zara nel Regno Unito si inserisce in un quadro più ampio di richieste sociali e istituzionali volte a promuovere una rappresentazione più sana e realistica dei corpi femminili nei media e nella pubblicità. L’intervento dell’ASA dimostra come le autorità stiano aumentando i controlli per evitare la diffusione di immagini che possano influenzare negativamente la percezione di sé, soprattutto tra i giovani.

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